Una settimana da dimenticare. Alla vigilia del match con il Sassuolo, era stato il d.g. Baldissoni a fare la fotografia del momento di De Rossi: «Daniele in questi giorni è un po’ sfortunato. Quando cerca di aiutare i compagni, rischia poi di trovarsi coinvolto in situazioni spiacevoli». Il dirigente si riferiva alla telefonata tra il centrocampista e Giovanni De Carlo, 39 anni, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Mafia Capitale. Il contatto tra i due, finito nell'informativa dei Ros, risale al 20 settembre del 2013. Telefonata nella quale De Rossi spiegava a quello viene considerato il «boss di Roma» un battibecco tra un tifoso e il compagno di squadra Benatia. Temendo ulteriori conseguenze aveva pensato a lui: «No, avevo pensato che aveva chiamato qualche malandrino, qualche coattone... Ho detto famme sentì Giovanni». Ma Baldissoni non poteva sapere che la voglia di “aiutare i compagni” sarebbe poi costata a Daniele anche l’espulsione in campo contro il Sassuolo. Se sul secondo giallo c’è poco da dire, la prima ammonizione il nazionale azzurro la rimedia per fermare Sansone, lanciato dall’ennesimo errore di Strootman.
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De Rossi, una settimana nera
Nel match che viene considerato il più importante della stagione, Daniele rischia seriamente di sedersi un’altra volta in panchina
L’appuntamento con il rosso è scattato al 5’ della ripresa ancora un fallo, stavolta su Berardi. De Rossi non ha avuto nemmeno la forza di protestare. E’ rimasto fermo mentre Irrati correva verso di lui sventolando prima il cartellino giallo e poi in rapida sequenza il rosso. E’ rimasto fermo per un paio di secondi. Poi si è avviato verso gli spogliatoi mentre l’Olimpico ha iniziato a fischiarlo. Tutto sotto gli occhi della nuova compagna, l’attrice Felberbaum, della figlia Gaia e della madre del calciatore, presenti in tribuna. Fischi che probabilmente lo devono aver ferito più dei fatti di cronaca per i quali, suo malgrado, è stato tirato in ballo nell’ultima settimana. Perché oltre alla telefonata con Giovanni De Carlo (le cui circostanze, va chiarito, sono prive di alcun rilievo penale), Daniele era finito di nuovo sulle prime pagine di tv, siti internet e quotidiani, per l’arresto della moglie Tamara Pisnoli, sconosciuta ai più ma meritevole di attenzione mediatica perché ex consorte del centrocampista.
Con ieri si chiude una settimana difficile e se ne apre un’altra chiave. Fortunatamente si parla in questo caso solamente di calcio. La domanda è lecita: cosa farà Garcia contro il Manchester City? Gli concederà ancora fiducia o lo relegherà in panchina come ha fatto contro l’Inter e come aveva fatto a Napoli, nelle due gare di un certo spessore disputate in campionato nell’ultimo mese e mezzo dalla Roma? Ieri la scelta di preservare Nainggolan e Keita è la conferma che i due giocheranno in Champions. Rimane una maglia a disposizione che è in bilico tra lui e Pjanic. Molto dipenderà dal tipo di partita che vorrà fare il tecnico: se sarà di contenimento (potrebbe bastare lo 0-0 se il Cska non vince a Monaco) verrà concesso spazio a De Rossi a discapito del bosniaco. Altrimenti nel match che viene considerato il più importante della stagione, Daniele rischia seriamente di sedersi un’altra volta in panchina. Per un’altra delusione in un momento decisamente sfortunato.
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