rassegna stampa

Da Fonseca una mano alla Roma

L’allenatore ha detto sì a Fienga e Petrachi a Madrid. Ora volerà a Donetsk per chiedere di essere liberato

Redazione

La fumata bianca ancora non c'è, ma il gradimento, almeno quello, sì, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Fonseca, raggiunto a Madrid dal ceo Fienga e dal ds Petrachi, prende per buona l'offerta della Roma: triennale da 2,5 milioni (più bonus) a stagione. E dà la sua disponibilità a mettere per iscritto il suo impegno che per ora ha potuto garantire a parole. Lo Shakhtar Donetsk lo deve liberare: l'allenatore, sotto contratto fino al 30 giugno del 2020, ha avuto solo il permesso dal club ucraino di andare ad ascoltare la proposta giallorossa. Il presidente Achmetov ha fatto questa concessione a Paulo che ha ricambiato avvisandolo dell'appuntamento di martedì. Massima correttezza e alla luce del sole, a fronte del patto stretto in precedenza nel caso in cui il portoghese fosse stato tentato da un'altra società. Adesso tocca, però, proprio a loro studiare l'exit strategy per regalare alla proprietà Usa l'8° tecnico (in 9 stagioni).

La società giallorossa fa sapere che non esiste alcuna clausola per liberare il portoghese. Che, come ha spiegato bene il manager Abreu a Madrid, ha però accettato in partenza di accontentare lo Shakhtar se avesse chiesto di andar via in anticipo. E di rispettare l'accordo di 3 anni fa: versare al club di Donetsk il totale del compenso che avrebbe ricevuto restando in Ucraina fino alla scadenza del contratto.

La cifra sarebbe relativa, quindi, all'ultimo anno di stipendio: circa 3 milioni. Clausola o no, Akhmetov non rinuncia a quanto messo nero su bianco. Fienga e Petrachi hanno preso atto del nuovo ostacolo, ma al tempo stesso sono stati chiari con Fonseca. "Se vuoi venire alla Roma, sei tu a dover convincere il presidente dello Shakhtar". Hanno chiesto una mano all'allenatore per uscire dal tunnel. E in più gli hanno messo fretta, suggerendogli di muoversi subito per avere la risposta entro il weekend.

Nella sede di via Tolstoj all'Eur c'è ottimismo. Nessun piano b. La possibile alternativa è Gattuso che avrebbe però dato la priorità alla nuova Fiorentina di Commisso. De Zerbi è out: "Resto al Sassuolo".

A Fonseca, nel summit di Madrid, è stato spiegato il piano di rafforzamento per la nuova stagione, comprese le cessioni più o meno annunciate: entro il 30 giugno, e per rispettare il Financial Fair Play, dovrebbero partire Dzeko, Manolas e Schick. Tentativo per l'attaccante Ferreira Carrasco. Smentita dell'Inter sullo scambio Icardi-Dzeko.