C'è un insegnamento, o un consiglio, fate voi, che da Verona arriva fino a Roma, località Trigoria, scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero. Rivalutare il pareggio. Se si cominciasse (tornasse?) a pensare che il pari non è (più) una mezza sconfitta, ma un piccolo passo in avanti forse non staremmo qui, con la Roma a -1 dalla capolista, ad affidarci ai ricordi, lasciandoci andare mestamente ad un filo (sì, proprio un filo...) di rimpianto.
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Consigli per il futuro: rivalutare il “puntarello”
Considerare il pareggio un passo in avanti e non una mezza sconfitta. A gioco lungo aiuta a non cedere ai rimpianti
Del resto, basta rivisitare tante (troppe...) partite di campionato della squadra di Luciano Spalletti per capire quanto quel puntarello quella volta oggi avrebbe fatto comodo. Basterebbe capire che, se non è giornata, meglio accontentarsi che rischiare di perdere. Facile a dirsi, certo, un po’ meno a tramutarlo in realtà sul campo.
Una questione di tattica, sicuro; ma anche qualcosa che chiama in causa la mentalità, la maturità della squadra. E, sotto questo aspetto, la Roma deve ancora crescere parecchio. Perché – anche se tanti Grandi Numeri le sorridono – alla squadra di Lucio talvolta manca la capacità di saper interpretare e gestire le situazioni di gioco.
A tre passi dal record di punti, può sembrare paradossale star qui a rimpiangere questo o quei pareggi mancati: la storia del campionato della Roma, però, concede anche una riflessione così paradossale. Ma la Roma, si sa, è una squadra storicamente un po’ paradossale che, per dirla alla Spalletti, “ogni tanto sbanda”. Riuscire a non finire troppo spesso fuori strada: ecco l’obiettivo per il futuro. Aiutati, perché no?, da qualche pareggio scaccia rimpianti in più.
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