E' mancato quel sorriso beffardo, quella predisposizione alla battuta, alla metafora divertente. E' mancata un po' di leggerezza alla vigilia di una partita così bella da giocare, importante per l'oggi e per il domani: c'è Roma-Eintracht all'Olimpico, i giallorossi inseguono la qualificazione al playoff per continuare a sognare, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Come una finale, insomma. L'atmosfera europea è stata, forse, oscurata dalle voci di mercato, che sta alleggerendo numericamente la squadra, sono andati via Le Fée, Hermoso, Ryan, stanno per uscire Zalewski, Dahl e Shomurodov, e in più aleggiano le voci su Paredes che sogna il ritorno al Boca e, a quattro giorni dalla fine del mercato, sono arrivati Rensch e Gollini. A Udine, quattro titolari sono andati in panchina e contro la formazione di Conte potrà/dovrà succedere più o meno lo stesso, senza poter contare sui rinforzi di cui la Roma aveva bisogno come il pane, come una punta che possa sostituire Dovbyk, un esterno sinistro che riesca a far rifiatare Angeliño, che le ha giocate tutte, e un centrale difensivo per completare il pacchetto. Ranieri non vuole parlare di mercato, e capiamo bene i motivi, ma è in grado di rassicurare i tifosi su Paredes. "Che vada via lo sento da voi, a me non ha detto nulla. Certamente se non vuole restare, io non trattengo nessuno". Come è stato fatto per Hermoso. "Voleva giocare e io non posso garantire il posto a nessuno. Preferisce andare via e ho sempre sostenuto di volere giocatori felici di stare qua. Lo capisco, un calciatore del genere merita di giocare". Ranieri aspetta rinforzi sia in veste di allenatore sia in quelle di dirigente, nel suo mandato c'è la costruzione della nuova Roma, sempre a caccia di un allenatore - per dirla alla sir Claudio-top.


Il Messaggero
Come una finale
La Roma affronta in dieci giorni tre grandi squadre e l'obiettivo è invertire il trend: cominciare a batterle, cosa accaduta solo con la Lazio. "Cè sempre da migliorare quando giochi contro grandi formazioni. Devi fare un super lavoro per cercare di arginarle e cercare di creargli dei problemi. I ragazzi ci stanno riuscendo. All'inizio ero rimasto un pochino meravigliato dall'atteggiamento dei miei a Napoli perché non giocavamo come avrei voluto. Ma stiamo migliorando". Stasera è in ballo il playoff di Europa League, competizione nella quale la Roma negli ultimi anni è sempre stata protagonista, raggiungendo anche la finale. Al momento, quella di oggi è la sfida più importante della stagione: potrebbe bastare anche un pari, con i tedeschi già qualificati. C'è la voglia di non finirla qui, di evitare un'eliminazione inaspettata. "Speriamo non sia l'ultima. Vogliamo andare avanti e continuare a crescere. Sarà una gran bella partita".
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