Claudio Ranieri si prende la scena, lo fa senza freni e paura. Nel giorno della sua presentazione a Trigoria chiede di non fischiare la squadra, rende Paulo Dybala un punto fermo della sua Roma, riabilita Mats Hummels, ma soprattutto racconta Dan Friedkin. Claudio - scrive Gianluca Lengua su 'Il Messaggero' - ha padroneggiato la situazione, ha rivelato che con Dan ha parlato in maniera schietta:"Se mi hanno chiamato è perché hanno capito i propri errori e lo hanno fatto per riportare in alto la Roma, mi è stata data carta bianca. Gli ho detto che ha speso tanti soldi e che dovrebbe dirlo, ma mi ha detto di aspettare. È scioccato perché non ha avuto i risultati. Lui mi ha lasciato a bocca aperta per le cose che ha detto e per il bene che vuole alla squadra, al club e alla città. Sarò l'uomo vicino alla proprietà". Si prende le responsabilità, Claudio, di risollevare le sorti di una società in profonda crisi.
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Comanda Ranieri: “Rialzerò la Roma”
Lo ha fatto parlando di quelli che lui reputa i leader della rosa. Primo su tutti Paulo Dybala, a volte accantonato, dicono i rumors per la paura che raggiungesse il 50% delle presenze e scattasse la clausola del rinnovo automatico: "È la prima cosa che ho chiesto al presidente e gli ho detto che farò come mi pare. Io mi inca..., parlo romano, mando per aria i tavoli negli spogliatoio. Non mi interessa se ci sono clausole o meno". Ha riabilitato Mats Hummels e aperto, parzialmente a un ritorno di Francesco Totti:"Non sono chiuso a niente. Si parlerà con Francesco, perché no? Vediamo se potrà darci una mano". Meno aperto a un ritorno, anche in panchina il prossimo anno, di Daniele De Rossi:"Non mi sento di illudere nessuno". Poi, è intervenuto al posto di Ghisolfi quando l'argomento è andato sul mercato: "Intanto fatemi vedere la squadra. Se ci saranno delle opportunità sono certo che le mie richieste saranno soddisfatte". Infine, la promessa: "Non vedrete mai più Angelino centrale".
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