rassegna stampa

City, il peggio è in difesa ma l’attacco fa paura

La squadra di Pellegrini ha comunque qualche punto debole. Fin qui, per esempio, tranne che nell'esordio in Premier, ha sempre subito almeno un gol.

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Ci creda la Roma. Perché il Manchester City non è imbattibile. Come tutte, ha naturalmente una serie di lati deboli. La bravura dell’allenatore Manuel Pellegrini, abbinata al talento dei giocatori, compensa e nasconde le piccole fessure della cassaforte. I campioni d’Inghilterra, ad esempio, un gol lo incassano sempre o quasi: durante i sei turni iniziali della Premier, hanno mantenuto la porta inviolata soltanto nella sfida con il Newcastle della prima giornata. E, nel complesso, hanno subìto perfino sette reti, una ogni 77 minuti. Peggiore il cammino europeo, ricordando la sconfitta per 0-1 patita in trasferta contro il Bayern.

E LE CATTIVE NOTIZIE -  Viceversa l’attacco spaventa qualsiasi portiere. Dodici gol solo in Premier e sarebbero potuti essere il doppio: un bottino che ha elevato il City al terzo posto della classifica. A guardare il percorso stagionale, le punte di Pellegrini hanno mancato l’appuntamento con la porta soltanto contro lo Stoke (0-1) in campionato e, come detto, a Monaco (0-1) in Champions. Dzeko però segna a ripetizione, Agüero è Agüero e David Silva disegna arabeschi col pallone sui campi di mezza Europa. Tagli, idee, scambi stretti: di tutto un po’. Per intendersi, quando i Citizens partono all’arrembaggio, creano sempre scompigli e pericoli. Sempre. Imprescindibile, infine, l’apporto di Yaya Touré e l’affidabile Lampard. Se non altro, Nasri non sarà disponibile per un infortunio.