«Sto bene, grazie a Dio è tutto a posto e tra poco rientro in campo. Non vedo l'ora. Ho passato un periodo difficile con tanti problemi: prima tre infortuni muscolari, poi un'infiammazione alla testa e un virus intestinale. Giravano tante voci brutte su di me: ho due bambini piccoli e potevano sentirle anche loro. Lo dico chiaramente: non ho il tumore, non ho il cancro. Ci vuole più rispetto per me e per la mia famiglia». Aspettando di rivederlo in campo, Leandro Castan torna a parlare a Roma Tv. Lo fa sollevato, consapevole che il brutto periodo che non lo vede mettere piede in campo da Empoli-Roma (13 settembre) è finalmente alle spalle. Da una settimana ha ripreso ad allenarsi in modo soft. Qualche corsetta e un po’ di palestra: quanto basta per tornare a sentirsi un calciatore. Fra una decina di giorni avrà un consulto dal quale si attende il via libera per cominciare a forzare la preparazione: «Tornerò alla grande, più forte di prima. E appena i medici mi danno l'ok per forzare e spingere non mi fermerà più nessuno». Ufficiosamente a Trigoria la speranza è riaverlo a disposizione dopo la pausa, il 22 novembre a Bergamo contro l’Atalanta. Ma se ci volesse una settimana in più nessuno si strapperà i capelli.
rassegna stampa
Castan: «Non ho un tumore alla testa»
Il difensore brasiliano torna a parlare a Roma Tv. Lo fa sollevato, consapevole che il brutto periodo che non lo vede mettere piede in campo da Empoli-Roma (13 settembre) è finalmente alle spalle.
© RIPRODUZIONE RISERVATA