Roma e Lazio, divise in classifica solo da un punto, non solo si contendono un posto nella prossima Champions League, ma puntano a essere le antagoniste della Juventus che sulla carta è sì la più forte, ma che negli ultimi tempi ha perso smalto e lucentezza. Un intreccio meraviglioso al quale si aggiungono altre squadre e che Fabio Capello, uno che la stracittadina di Roma la conosce eccome, ha provato ad analizzare: «Al di là di tutto, alla fine l’unica cosa che conta in un derby è il risultato». Come dare torto al tecnico che ha regalato alla Roma e alla città di Roma l’ultimo scudetto, che il 9 dicembre su Fox Sports (ore 23) racconterà nella sua trasmissione “Collezione Capello”. «Mi viene da sottolineare che se giochi bene e poi perdi, ti resta l’amaro in bocca. Totti? È un giocatore che ha tutto». La vittoria darebbe grande entusiasmo ai giallorossi, che arrivano dal successo sofferto contro il Pescara e la porterebbe sempre più in alto; la Lazio, che ha in Simone Inzaghi uno stratega preparato e motivato, dimenticando quanto successo in estate tra il club biancoceleste e il loco Marcelo Bielsa, come scrive Riggio su Il Messaggero.
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Capello: «Per vincere il derby va usata la testa»
L'allenatore dell'ultimo scudetto giallorosso commenta: "Sarà una partita equilibrata, conterà l'atteggiamento delle due squadre. De Rossi soffre troppo i derby, li vive come battaglie"
«Tutto il resto sono solo chiacchiere. Bisogna solo vincere», ha rincarato la dose Capello. «Perché fai una bella gara e poi magari perdi. Tutto il resto, dalle chiacchiere agli sfottò, lasciano il tempo che trovano». Roma e Lazio sono in alto in classifica: «Quando scendi in campo per una partita così importante, conta solo la testa. Entrambe arrivano preparate, ma davvero in questa gara conterà molto l’atteggiamento delle sue squadre. E ripeto, il bel gioco conta fino a un certo punto. Contano solo i tre punti, il risultato». E ancora. «Sarà un derby più che mai equilibrato: sulla carta potenzialmente è più forte la Roma, ma lo spirito della Lazio sembra quella di Eriksson. Inzaghi ha fatto passi da gigante e quest’anno sembra avere più in mano la squadra. Qualche problema più di testa ce l’ha Spalletti, deve giocarsela con grande agonismo e tanta intelligenza, se vai solo con l’agonismo la perdi. Deve preparala bene senza perdere la testa. Ad esempio De Rossi soffre troppo i derby, la vive come una battaglia. La Roma non deve farsi trasportare solo dall’agonismo».
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