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rassegna stampa

Calma apparente, strategia piatta

LaPresse

Inzaghi e Fonseca alla vigilia hanno preferito chiudersi in difesa. Il laziale: "Noi non siamo favoriti". Il romanista: "Loro fortissimi"

Redazione

Fair play, pretattica e una giusta dose di scaramanzia. La vigilia del derby numero 153 di campionato è trascorsa in maniera decisamente soft, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero.

Nessuna frase piccata e punzecchiata da parte dei due allenatori. Inzaghi alla frase "siete i favoriti" ha risposto: "Probabilmente in teoria, ma nella pratica assolutamente no".

Alla stessa domanda il collega della Roma, Fonseca, nonostante sia alla sua prima esperienza in fatto di derby, non si è fatto trovare impreparato: "Il fatto di non essere favoriti conta il giusto. La Lazio è fortissima, ha grandi calciatori e un allenatore che allena da tanto la squadra con un sistema di gioco rodato".

Nel mezzo è spuntato anche il patron laziale, Lotito: "Che sia un derby leale e contraddistinto solo da passione".

Inzaghi è tecnico scaltro e ben preparato a quello che può scatenarsi al fischio finale. Simone è praticamente un romano e laziale e la partita la vive da tifoso. Fonseca, dopo il pari contro il Genoa alla prima, è chiamato all’immediato riscatto. Normale che in questo momento senta su di sé parecchia pressione. La Capitale in questo è specializzata."Non sono un allenatore dogmatico. Non ha una visione chiusa del calcio, a volte sono le circostanze della partita a modulare le scelte che vengono fatte" dice il portoghese.

È la prima sfida senza Totti e De Rossi. "Farà un effetto particolare" rivela Inzaghi che poi si affretta ad aggiungere: "La Roma ha comunque giocatori esperti, che sono da tanto tempo a Trigoria".

Sul derby soffia un vento particolare e i due allenatori spiegano a modo loro le vele. Uno per continuare con la barra dritta, l’altro per non restare vittima della bonaccia d’agosto.