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rassegna stampa

Buona la prima al derby in notturna

Il primo derby in serale dopo quattro anni non ha fatto registrare particolari criticità

Redazione

Ieri sera è andata bene, ora bisogna rimuovere le barriere dalle curve sotto il pressing del ministro dello Sport. Se ieri qualche pazzo avesse scavalcato il divisorio avrebbe mandato all'aria il percorso di normalizzazione ma così non è stato. C'è da dire che per Lazio-Roma di Coppa Italia che si è giocata in notturna dopo quasi quattro anni di veto assoluto, il pubblico non era ancora delle grandi occasioni: pochi i biglietti venduti. Tranne qualche «buuu» all'indirizzo di Rudiger tutto è filato liscio.

«Qualche pazzo che scavalca ci può sempre essere, non si sa mai», diceva scaramantico in mattinata il neo-questore Guido Marino, che ieri sera è andato all'Olimpico per testare di persona la security messa in campo dalla Questura attraverso il Gos (il gruppo operativo sicurezza interforze): un migliaio di uomini schierati, coi reparti a cavallo e gli agenti della Digos pronti a filmare movimenti sospetti.

Dalla sera di martedì i fari dello stadio sono stati illuminati e i poliziotti hanno continuato con la bonifica dell'area. Il pensiero di Marino è andato alla finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli, quella di Ciro Esposito.  «Spero che prima o poi si arrivi al punto che anche i veti di trasferta per i tifosi cadano - ha detto - ma tutto dipende sempre da loro». Anche le due società sportive hanno preso parte alla macchina di sicurezza. Oltre 800 steward sono rimasti in piedi nella fascia gialla delle Curve vicino alle barriere. Difficoltà si sono registrate per il traffico intorno all'Olimpico specialmente prima del fischio d'inizio. Tutta la zona tra Ponte Milvio, Prati e Flaminio è andata in tilt in un giorno infrasettimanale.

(M.D.R./A.Mar.)