La maggioranza di Roma sta con Totti. Anche i più freddi con il Dorian Gray di Porta Metronia questa volta non apprezzano come Spalletti ha gestito il dopo Bergamo, scrivono Arnaldi e Evangelisti su "Il Messaggero". Daniele, 35 anni, impiegato e abbonato: «Chiariamoci, Spalletti fa bene a scuotere la squadra. La Roma è più importante di ogni singolo. Ma Totti merita rispetto: ormai è il parafulmine di ogni problema. Le parole di Spalletti sul dualismo Totti-Dzeko non c’entravano nulla, forse servivano a non spiegare le scelte di formazione sbagliate dal mister». Fernando, altro romanista quarantenne: «Il cuore è col capitano, la testa con Spalletti».
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Bufera Roma, la città con Totti. «Ma Spalletti è il nostro futuro»
«Il cuore è col capitano, la testa con Spalletti», questa la sintesi del pensiero dei romani
«Una brutta pagina di sport - dice Simone Costantino, trasportatore a Labaro - ma l’aspetto tecnico non può prevalere sulla bandiera». Ernesto Calcagni, impiegato in piazza Navona: «Totti sarà ricordato come un grandissimo giocatore, Spalletti sarà dimenticato».
Andrea Nebuloso, esperto di comunicazione, 42 anni: «Sto con Spalletti. Negli ultimi anni per tutelare il Capitano non si è pensato agli interessi della Roma ed è vero che da un decennio non vinciamo niente». Luciano Nobili, tifoso a tempo pieno e dirigente del Pd, è più tormentato del suo partito: «Ho l’anima divisa. Spalletti è uno degli allenatori che ho più amato, la scelta migliore per il presente e il futuro. Totti è tutto. La Roma, il calcio. Non merita l’ingratitudine che vedo in giro. Ma la colpa è anche della società».
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