(Il Messaggero - M.Ferretti) - C’è un dato ricorrente che accompagna (anche) la brutta sconfitta rimediata in casa della Juventus: classifica di campionato alla mano, la Roma non è ancora riuscita a battere una delle squadre che le sono davanti.
rassegna stampa
Bojan tradisce il maestro Luis
(Il Messaggero – M.Ferretti) – C’è un dato ricorrente che accompagna (anche) la brutta sconfitta rimediata in casa della Juventus: classifica di campionato alla mano, la Roma non è ancora riuscita a battere una delle squadre che le...
Nelle sei partite giocate contro Juventus, Milan, Udinese, Inter e Lazio, la Roma ha raccolto appena due pareggi, incassando 11 reti e realizzandone soltanto 4 gol. Un dato che va studiato ma che, ad una prima analisi, conferma come/quanto la squadra di Luis Enrique sia ancora alla ricerca di una reale identità, sia sul piano del gioco che della personalità. Alla vigilia della partita di Torino, Luis era stato chiaro, «alla Juventus invidio la regolarità», perché la Roma alterna ancora prestazioni scintillanti a cadute rovinose. Dipende ovviamente dal valore dell’avversario (il Cesena non è la Juve), ma non solo. E, in questo discorso, si devono inserire le altalenanti prestazioni dei singoli. Bojan, ad esempio, continua a non convincere. (...)
Evidentissima la differenza fisica (e temperamentale) tra i due: l’ex Barça è apparso intimorito, quasi spaventato al cospetto dello juventino e così non si è mai reso realmente pericoloso. Tiri verso Storari? Zero. E, inevitabilmente, sono tornati ad affiorare i vecchi interrogativi: che giocatore realmente è Bojan? Luis l’ha voluto nella Capitale puntando sul fatto che il catalano già conosceva il suo gioco e che, quindi, poteva dargli una robusta mano per insegnarlo nella Roma ma, tranne rarissime eccezioni, il signor Krkic ha dato poco poco. Nonostante l’assenza di Osvaldo, quindi avendo la possibilità di godere di più spazio, Bojan non ha inciso come tutti si aspettavano da uno arrivato a Roma con il suo palmares. Non che non si impegni, per carità, ma finora è apparso un attaccante poco adatto - per caratteristiche - al calcio italiano. Forse in questo periodo sta patendo in maniera eccessiva il non riuscire a segnare (non va in gol dal 5 novembre, a Novara); forse non ha ancora completato il percorso di ambientamento ma nel girone di ritorno dovrà invertire completamente la rotta per convincere la Roma (e Luis..) a puntare su di lui anche per il futuro.
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