C'è un po' di tutto nelle carte del deferimento di tre ex calciatori del Napoli: le telefonate con cui Paolo Cannavaro prova a piazzare un orologio di dubbia provenienza al compagno di squadra Cavani (valore 400mila dollari o giù di lì); quelle in cui è ancora l'ex difensore azzurro (poi del Sassuolo) ad impegnarsi a procurare due biglietti per due soggetti legati a famiglie di camorra (Bosti e Lo Russo); per non parlare di una vacanza a Ibiza ancora di Cannavaro jr e del portiere Reina assieme ai tre imprenditori giocattolai Esposito (in cella per reati aggravati dal fine camorristico); oppure del tentativo di far acquistare ad Higuain una fuoriserie di proprietà di imprenditori in odore di camorra, come riporta Leandro Del Gaudio su Il Messaggero.
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Biglietti in omaggio ai parenti dei boss. Inchiesta Dia su tre calciatori del Napoli
Deferiti alla giustizia sportiva per frequentazioni sospette Pepe Reina, Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica
Un mondo passato al setaccio dalla Dia di Napoli (che non ha riscontrato fatti di rilievo penale), prima di diventare di competenza della Procura federale, che ieri ha scoperto le carte e ha avanzato le proprie conclusioni. È stato infatti l'ufficio guidato dal prefetto Giuseppe Pecoraro a deferire alla giustizia sportiva per frequentazioni sospette Pepe Reina (ormai al Milan), Paolo Cannavaro e Salvatore Aronica (in forza al Napoli di Mazzarri prima di passare al Palermo). Nello stesso fascicolo, sono state deferite anche Napoli, Sassuolo e Palermo, vale a dire le società dove hanno militato i tre calciatori e chiamate in causa per responsabilità oggettiva per i fatti addebitati ai tesserati (rischiano un'ammenda, si escludono penalizzazioni sui rispettivi campionati).
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