Chissà se la visita numero 16 stagionale di Silvio Berlusconi poterà fortuna al Milan stasera nella delicata trasferta dell'Olimpico. Pippo Inzaghi cerca continuità dopo il successo ottenuto a San Siro con il Napoli.
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Berlusconi: «Non sono più forti di noi»
Il presidente rossonero ieri ha parlato con la squadra prima della partenza per Roma.
Gli introiti di una qualificazione ai playoff di Champions League servono per tornare grande e investire sul mercato. Per battere la Roma ci vorranno grinta e determinazione e Berlusconi, ancora una volta, ha spronato Montolivo e compagni: «Quella contro i giallorossi è per noi una gara fondamentale. Io non cambierei mai la nostra rosa con quella della Roma. Il tifo non può influire perché all'Olimpico le tribune sono lontane dal campo. Dovete essere padroni del gioco e del campo», ha spiegato il patron rossonero. Il Milan va alla ricerca della seconda vittoria di fila. Battere la Roma darebbe una risposta convincente alle ambizioni di terzo posto. Inzaghi ritroverà delle pedine per il suo scacchiere, ma non saranno rientri fondamentali. Questo perché Alex andrà in panchina (ha solo 30' nelle gambe dopo l'infortunio) e Niang (aveva un fastidio al ginocchio) non è mai stato in cima alle gerarchie dell'ex allenatore.
Tra i convocati spunta anche Torres, guarito da una forte febbre. Ma lo spagnolo, così come El Shaarawy, vedrà dalla panchina anche l'ultima gara di questo 2014. Inzaghi è infatti orientato a confermare l'albero di Natale visto con il Napoli. Salvo imprevisti, Menez sarà il centravanti con Honda e Bonaventura alle sue spalle. Al di là di come andrà la gara di stasera, sarà fondamentale per il Milan cambiare passo nel 2015. I rossoneri non possono continuare a perdere punti con le piccole. Al contrario, non potranno più avere sogni da Champions.
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