rassegna stampa

Da Berardi a Scuffet, i fratellini d’Italia. In Nazionale spazio ai giovani più bravi

Molti di loro sono già titolari nelle rispettive squadre, di A e di B, altri ancora sono in formazioni blasonate ma faticano a farsi strada e a trovare la continuità

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C’è un sottobosco di qualità che viaggia verso il futuro. Il nuovo che per ora è fermo, ma pronto ad avanzare. Non siamo, tanto per fare qualche nome, ai Perin, Florenzi, Ogbonna, Destro, El Shaarawy che sono sì giovani ma hanno già assaporato il gusto e/o l’amaro della maglia azzurra e aspettano di tornare a indossarla, ce ne altri che aspettano, appunto, nel sottobosco, in attesa di. Sono tutti ragazzi che nelle varie categorie e con le varie maglie azzurre, chi più chi meno, hanno mostrato di essere in grado di costruirsi un futuro in Nazionale.

Obiettivo, i prossimi mondiali in Russia nel 2018, i più bravi (e fortunati e/o raccomandati) potranno anche vedersi aperta la porta per l’Europeo in Francia che si giocherà tra due anni. Gigi Di Biagio, nella sua Under, ne ha già testati alcuni, altri li sta crescendo. Molti di loro sono già titolari nelle rispettive squadre, di A e di B, altri ancora sono in formazioni blasonate ma faticano a farsi strada e a trovare la continuità. Il prossimo cittì dovrà sperare nell’esplosione di un altro Immobile o di un altro Buffon, che ha esordito nel grande calcio a 17 anni e ancora oggi è un numero uno. Ragazzi, che dovranno diventare uomini, perché solo il talento, che questi giovani indubbiamente hanno, spesso non è sufficiente.

Difensori cercansi -  Buffon è grande e dietro ha un buon portiere, Sirigu e Perin che è molto giovane ma in balia della sua età, che lo porta ad essere fenomeno e allo stesso tempo inadeguato per un grande ruolo. Dietro a lui l’insidia di Simone Scuffet, classe ’96 che, come Buffon, ha esordito in A all’età di diciassette anni. Già un mezzo campionato da titolare nell’Udinese è bastato per lanciarlo, con una buona critica addosso, nel grande calcio. Ha sfiorato il Mondiale in Brasile, ma è stato battuto al fotofinish proprio da Perin, altro ragazzotto messosi in evidenza nell’ultimo campionato con la maglia del Genoa. In futuro serviranno anche brillanti difensori, vista l’età di Barzagli e la non piena affidabilità di Bonucci. Ci vuole un dopo Chiellini di un certo livello. In quel ruolo c’è da pescare, ovviamente non subito: brillano i due centrali dell’Under di Di Biagio, Edoardo Goldaniga e Antei, ’93 il primo, ’92 il secondo. Poi, sempre al centro, si attende l’esplosione definitiva di Alessio Romagnoli, 21 anni e poche presenze in A, chiuso da Benatia e Castan, ma tenuto in considerazione da Garcia, che gli ha fatto fare anche il terzino.

Il pieno nel mezzo -  A centrocampo Motta (che tra l’altro si è fatto visitare a Villa Stuart per un problema al ginocchio. Domanda, ma perché l’hanno fatto giocare???) dà l’addio all’azzurro, De Rossi resta ma ha quasi 31 anni e Pirlo ne ha 35. C’è Verratti è vero, ma non basta, Uno dei migliori centrocampisti del futuro, così almeno si dice, è Danilo Cataldi, romano e laziale, venti anni. Cresciuto a Formello, viene da un’ottima stagione nel Crotone. Qualità e sostanza, 38 presenze e 4 gol in Calabria. Sempre in B, si è distinto con la maglia del Latina, Federico Viviani, nato nella Roma e ora ha trovato la sua dimensione qui a due passi. Di quattro anni più grande del centrale di Grotte di Castro, Luca Marrone, un passato in bianconero e un presente nel Sassuolo alla corte di Di Francesco. Nel giro dell’Under di Di Biagio anche Stefano Sturaro, nato nel ’93. ”Lanciato” dall’infortunio di Matuzalem si ritaglia uno spazio nell’undici di Gasperini: chiude l’ultimo campionato con 16 presenze e 1 gol. Da tenere d’occhio anche Daniele Baselli (Atalanta) ventidue anni, buona tecnica e discreta visione di gioco, già visionato da Prandelli e convocato nello stage dei 42 prima del Mondiale.

Aspettando Berardi - Il plus, a detta di tutti, Domenico Berardi, di proprietà della Juve e in forza al Sassuolo. Carattere un po’ bizzarro, già un rapporto burrascoso con la precedente Under di Di Biagio. Ora Gigi lo ha riconvocato. Si attende la consacrazione definitiva anche nelle nazionali minori, visto che in campionato il suo e anche di più lo ha fatto (16 gol in 29 presenze). Il suo gemello, Simone Zaza (’91) di reti ne ha segnate nove in 33 presenze, nel giro della Juve anche lui e sotto occhio dei vari osservatori federali. Un futuro azzurro si prospetta pure per Federico Bernardeschi (Crotone, classe ’94, di proprietà della Fiorentina). Punta mancina, gioca a destra nel 4-3-3, in Calabria ha segnato 12 reti in 39 partite. E’ chiaro che in questo reparto ci sono prima i vari Destro, El Shaarawy, più i deludenti del Mondiale, Immobile e Insigne, giovani anche loro ma che hanno fallito la loro prima chance. Come Balotelli.