rassegna stampa

«Un bel gol, ma il più bravo è Keita»

Nainggolan fa il modesto nel pomeriggio dell'incoronazione definitiva. Perché, oltre all'esecuzione stilisticamente da applausi, si è confermato autentico match winner.

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«Conta di più lo spirito del nostro gruppo, capace di conquistare questo successo prezioso, anche sono proprio contento per il gran bel gol».Nainggolan fa il modesto nel pomeriggio dell'incoronazione definitiva. Perché, oltre all'esecuzione stilisticamente da applausi, si è confermato autentico match winner. E' la quarta volta in questa stagione che regala i 3 punti alla Roma: con la Fiorentina, l'Empoli, l'Atalanta e ieri. Le sue reti sono 3, perché il tiro al Castellani, alla seconda giornata, dopo aver colpito il palo ha è finito sulla schiena di Sepe prima di entrare in porta. Sempre decisivo, insomma, quando fa centro. Come è successo pure l'anno scorso, con i gol al Bologna e ancora alla Fiorentina. Il weekend, in casa Nainggolan, è da favola. Sabato la prima rete della sorella Riana con la Res Roma, ieri Radja che ha fatto impazzire di gioia la sua bimba Aysha, scatenata in un ballo per il papà accanto all'albero di Natale e diventata protagonista su Facebook grazie alla mamma Claudia. «Ma non basta segnare per essere il più bravo. Keita, ad esempio, è stato grande. E anche tutta la difesa. Comunque io do sempre tutto per aiutare la squadra». La Juve ora è vicinissima.«Il campionato è lungo, manca ancora tanto alla fine. Noi giocheremo il nostro campionato, loro il loro. Era importante vincere, dovevamo rimanere nella scia dei bianconeri. Sono tre punti fondamentali conquistati su un campo difficile. Siamo stati bravi a controllare la gara, anche se abbiamo sbagliato troppo davanti alla porta. Alla fine non si giocava più a calcio, falli continui, e prendere quei colpi ti fa innervosire: il Genoa in dieci ha provato in tutte le maniere a recuperare il risultato. Ora il regalo deve farmelo il mio Cagliari». Totti si gusta la classifica: «Una vittoria pesante che poteva essere anche più larga, ma l’aspetto determinante è stato soprattutto aver recuperato due punti alla Juve».