rassegna stampa

Bate, il ritiro nel silenzio di un bunker

«I giocatori si allenano nei campi dell’albergo, qui dietro, e in palestra. Ogni tanto li vediamo. Stanno benissimo qua. Mangiano italiano, però niente pizza, fa male...», sussurra un impiegato dell’hotel

Redazione

Un blindato dei carabinieri. Una volante. Uomini della sicurezza come ombre. Tutti a vigilare sui segreti di una squadra che da giorni prepara nella più assoluta riservatezza la partita del secolo. Come riportato nell'edizione odierna de "Il Messaggero", Il Bate Borisov guidato da Aleksandr Yermakovich, è piombato a Roma già mercoledì scorso per sigillarsi in un ritiro che si concluderà soltanto dopodomani, alla fine della sfida diChampions con la Roma. I cancelli sono sprangati e presidiati, i cronisti consegnati ai carabinieri («Ma come siete entrati?»), perfino l’interprete della squadra tradisce indecifrabili timori. Non un rumore, dalla hall. Un ritiro fantasma. «I giocatori si allenano nei campi dell’albergo, qui dietro, e in palestra. Ogni tanto li vediamo. Stanno benissimo qua. Mangiano italiano, però niente pizza, fa male...», sussurra un impiegato dell’hotel.

(B. Saccà)