Dopo aver incassato i complimenti di Luciano Spalletti, Tommaso Baldanzi torna a Trigoria più consapevole dei suoi mezzi, scrive Gianluca Lengua su Il Messaggero. Il ct della Nazionale era a Trieste a guardare gli azzurrini contro l'Irlanda (1-1). Ha potuto assistere dal vivo alla buona prestazione dell'ex Empoli e al rigore che è riuscito a conquistare verso la fine del primo tempo poi fallito da Gnonto. Spalletti, a fine match, parlando dei prospetti in campo, ha incoronato proprio l'attaccante della Roma: "Ci sono diversi calciatori importanti che hanno la possibilità di fare parte del nostro gruppo. Ce ne sono molti bravi e uno è sicuramente Baldanzi. Per quello che ha fatto vedere è uno dei più pronti per la Nazionale maggiore". Magari riuscirà a rientrare tra i convocati per il Mondiale del 2026. Un traguardo forse troppo lontano e che di certo passa per le buone prestazioni fatte nel club. Baldanzi ha scommesso su se stesso a gennaio scorso trasferendosi dall'Empoli alla Roma.
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Baldanzi-mania. L’attaccante del futuro
È considerato un trequartista e all'occorrenza una mezzala. Da inizio stagione non ha mai giocato titolare in Serie A, mentre due volte sue due è stato scelto in Europa League dal 1'. Piccoli segnali dell'ascesa che potrebbe avvenire nel giro di qualche mese, come da previsioni di Spalletti. L'età è dalla sua parte (21 anni) e anche la volontà di incidere in una club che ha creduto fortemente in lui investendo 10 milioni più 5 di bonus durante il mercato invernale. È il calciatore in Serie A che è subentrato più volte dalla panchina in questo campionato (7). E da subentrato ha realizzato il primo gol arrivato con la maglia della Roma quest'anno nel 3-0 contro l'Udinese. Per riscattarsi aspetta la partita di domenica con l'Inter, avversario contro il quale Tommaso ha già segnato. E accaduto nella stagione 2022/23 quando era ancora all'Empoli, è stato il gol decisivo che ha dato i tre punti ai toscani. Per coronare il momento d'oro, proverà a essere decisivo in una partita chiave per la Roma magari sfruttando le sue qualità: dribbling, velocità e potenza di tiro. Caratteristiche che hanno convinto lo scorso anno i giallorossi a investirci per dare prima a Mourinho e poi a De Rossi un'alternativa al fragilissimo Dybala. José la chiedeva da tempo, ma è stato Daniele a godersela.
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