Era soltanto una questione di tempo. Di inserire, come in puzzle, il tassello giusto al posto giusto. Del resto, con il sì di Dovbyk e quello dei Friedkin, disposti ad investire quasi 40 milioni per l'ucraino, il sì era dietro l'angolo, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Cè voluto un viaggio di Ghisolfi a Girona, raggiunto ieri dalla Ceo Souloukou, per definire una trattativa che al punto in cui era arrivata, poteva avere soltanto questo epilogo. The Machine, è il nuovo centravanti della Roma. Oggi sbarcherà all'ora di pranzo nella Capitale: previsto un bagno di folla. Perché Artem "rischia" di diventare il trasferimento dell'estate. Per come è arrivato, per la velocità e l'intraprendenza della Roma di sapersi inserire in una trattativa, quella tra il Girona e l'Atletico Madrid, data da più parti virtualmente chiusa. E invece, quello che qualche giorno fa era uno spiraglio, una speranza remota, s'è trastormata di ora in ora prima in una possibilità e poi in una quasi certezza. Da ieri sera, si può togliere anche l'avverbio: De Rossi ha il suo centravanti, un ragazzo ex Dnipro che nell'ultima Liga ha segnato la bellezza di 24 gol, laureandosi Pichichi e ponendo fine al duopolio Barça-Real sulla classifica marcatori del campionato spagnolo che durava addirittura dal 2009.
Il Messaggero
Arriva Dovbyk, DDR ha il suo 9
Erano invece semplici schermaglie. Quelle che magari sono servite al fratello di Guardiola (ds della società catalana) per vedersi confermata la parte fissa a 30,5 milioni e inserire 5,5 milioni di bonus più il 10% sulla futura rivendita per un totale garantito di 38,5 milioni. Il destino di Artem, però, era ormai deciso da qualche giorno. Fondamentali per il buon esito della trattativa l'intermediario Giuffrida, il primo a capire l'empasse tra Girona e Atletico, e l'agente del ragazzo, Lundovskyi. A conferma, la condivisione in serata di una maglia della Roma con su scritto il nome di Dovbyk. Un arrivo che preannuncia la prossima partenza di Abraham. L'inglese ha messo in stand-by l'interessamento dell'Everton e del West Ham: vuole raggiungere l'amico Tomori al Milan che forte di questa volontà gioca al ribasso con Ghisolfi. Nessuna offerta cash, per ora ci si limita a proporre degli scambi. Jovic, Okafor e Saelemakers, offerti dai rossoneri, sono stati rimandati al mittente da Trigoria. Parzialmente diverso il discorso se dovesse entrare in ballo Calabria, apprezzato da De Rossi. Margini per inserirsi ci sono. Quelli che per Dybala, sfruttando la clausola rescissoria di 12 milioni, si sono chiusi ieri a mezzanotte. Paulo resta e in questa stagione rischia di toccare alla voce guadagni quota 9 milioni. Sette sono assicurati, due dipendono dai bo-nus. E se uno appare abbastanza
© RIPRODUZIONE RISERVATA