Imbattuta in Champions e capace di fermare le due favorite del suo gruppo infernale, la Roma adesso, come scrive Ugo Trani su Il Messaggero, è chiamata a ripartire proprio in campionato: finora 15 punti (con una partita da recuperare, però) e 2 sconfitte in 7 gare. Di Francesco oggi vuole capire se il gruppo riuscirà a replicare, nel gioco e nell'atteggiamento, il match di mercoledì, passando da Stamford Bridge al Grande Torino.
rassegna stampa
Altro giro, altra Roma
I giallorossi in casa del Torino con tante novità rispetto a Londra. Fazio ko: c’è Moreno
L'ultimo successo a Torino è stato 4 anni e mezzo fa. Ma in trasferta, in questo torneo, la Roma ha sempre vinto (gli unici 2 ko, entrambi all'Olimpico): Bergamo, Benevento e Milano. E, quindi, ha dato continuità ai successi del campionato scorso, arrivando fino a 10 (se vince, eguaglierebbe il record di 11 dell'Inter di Mancini nella stagione 2006-2007). E, lontano da casa, non ha mai preso gol (solo in coppa). Ma nella sfida contro il Torino conteranno i comportamenti. La conquista della metà campo del Chelsea è stata la vera novità della missione inglese. E l'autentica svolta del metodo di Di Francesco. Giallorossi propositivi, sfrontati e rapidi per il controllo totale del match.
Di Francesco, come è già successo nel periodo di full immersion a settembre, è intenzionato a riproporre l'ampio turnover da una partita all'altra. In calendario, dopo il Napoli e il Chelsea, altri 5 impegni in 14 giorni. Da quello odierno contro il Torino alla sfida del 5 novembre al Franchi contro la Fiorentina, in mezzo le gare interne contro il Crotone, il Bologna e il ritorno contro i Blues di Conte.
E, dopo i 4 di mercoledì, possibili ancora 5 innesti in partenza. Forse 6. Perché, nel giorno in cui ha contemporaneamente riconvocato Schick e Defrel, ha dovuto lasciare a casa Fazio, uscito dalla sfida di Londra con una distorsione alla caviglia sinistra (ieri ha provato, ma si è subito arreso). Pronto, per il debutto da titolare, Moreno, unico centrale a disposizione con Jesus (out Manolas e difesa sempre in mezza emergenza con Emerson non utilizzabile). Sulla giostra si apprestano a risalire Florenzi da esterno basso, Pellegrini e De Rossi a centrocampo, più El Shaarawy in attacco. Uscirebbero Peres, Nainggolan, Gonalons e Gerson. Se a destra giocasse Under e restasse anche Perotti, appena richiamato in nazionale dopo 6 anni, sarebbero 6 le novità.
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