Come al solito, la differenza l'ha fatta lui, José da Setubal. È bastato un gesto, a margine di Roma-Spezia, con i due indici a indicare il manto erboso e a ribadire "Io resto qui", per iniziare quella che ad oggi è una rincorsa tanto esaltante quanto quella ultima che ha portato a Budapes, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. In appena 16 giorni (chiusura nel pomeriggio) la Roma ha collezionato quasi 40mila abbonati alla soglia mancano più o meno 500 tessere). Che si avvicinano a quota cinquantamila aggiungendo gli oltre 8 mila che hanno già acquistato il lascia passare per le coppe (tre gare di Europa League e una di Coppa Italia) dal 14 giugno (in questo caso la vendita terminerà ad agosto). Un amore senza fine che si sposa ad un ritrovato senso di appartenenza (non a caso il claim della campagna è "Io sono la Roma"), ad un entusiasmo dilagante che si abbina alla convinzione di poter vincere, ad un inizio sprint sul mercato con gli arrivi dei parametri zero Ndicka e Aouar e ad una politica dei prezzi che, in un periodo come quello che stiamo vivendo, non va sottovalutata.
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Il Messaggero
Abbonamenti: la Roma già chiude a quota 40.000
Un amore senza fine che si sposa ad un ritrovato senso di appartenenza (non a caso il claim della campagna è "Io sono la Roma")
La Roma, infatti, al di là di quelle che dovrebbero essere le logiche di mercato per uno stadio che è stato 36 volte sold out in stagione (non consecutivamente), ha proseguito in una politica dei prezzi calmierati lodevole. Prezzi invariati per le Curve e i distinti, con i rincari in alcune tribune, di appena 3,50 € a partita. La risposta non si è fatta attendere.
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