Dopo Napoli, Como e Bologna la Roma rischia di rimanere senza tifosi anche nella trasferta di Venezia, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. La gara è considerata a rischio dall’ONMS per l’amicizia che lega gli ultras giallorossi con quelli dell’Udinese, che sabato sono stati protagonisti in negativo dell’assalto al treno che riportava i tifosi del Venezia a casa. Provocando due feriti. Maurizio Improta, presidente dell'Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, ha chiesto la sospensione della vendita dei tagliandi ed ha dichiarato all'Adnkronos: "L'esito è quasi scontato". Ha poi aggiunto: "La prima valutazione sugli incontri di calcio a rischio la facciamo noi in Osservatorio sulla base delle indicazioni che ci danno le questure mentre il comitato, che è un organo più ristretto, fa le valutazioni su come impostare il suggerimento ai prefetti perché poi alla fine non siamo noi tecnicamente a emettere il divieto. Il documento viene inviato ai prefetti e ai questori e poi i prefetti fanno le ordinanze». Difficilmente il club giallorosso potrà schierarsi al fianco dei tifosi in un eventuale ricorso come successo per la trasferta di Udine. Oggi è attesa la decisione ufficiale. Si va verso il divieto di trasferta anche per i tifosi bianconeri: domenica è in programma il match contro il Napoli.
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Il Messaggero
A Venezia proposto il divieto di trasferta. Contro il Porto chiusa mezza Curva Nord
Decisione presa per l’amicizia che lega gli ultras giallorossi con quelli dell’Udinese
Pugno duro della Uefa dopo i disordini all’Olimpico durante Roma-Eintracht Francoforte in Europa League. Dopo il gol di Angeliño le due tifoserie hanno iniziato a lanciare petardi e fumogeni da un settore all’altro (Curva Nord e Distinti Nord-Ovest). Ieri è arrivata puntuale la punizione: chiusura parziale della Nord (ingressi 46 e 47) per la gara contro il Porto del 20 febbraio e 30.000 euro di multa.
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