rassegna stampa

Totti: “Non smetto finch? non raggiungo Piola”

Ecco uno stralcio dell’intervista esclusiva del Corriere dello Sport al capitano giallorosso Francesco Totti. Queste le sue parole:

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Ecco uno stralcio dell'intervista esclusiva del Corriere dello Sport al capitano giallorosso Francesco Totti. Queste le sue parole:

Caro Totti, dopo aver scavalcato Nordahl con 226 gol nella classifica dei marcatori di tutti i tempi, lei entra di diritto nella storia del calcio. Al di l? delle fazioni non si pu? non riconoscere il suo valore assoluto. Come ci si sente mentalmente a questi livelli? Qual ? il suo segreto?

?Un po? tutto. La famiglia ? la base dei successi. Quando stai bene di testa, riesci a dare sempre qualcosa in pi? a livello professionale. Poi ? importante mantenersi in forma e rispettare le persone con cui lavori, mettersi a disposizione di tutti. Nel ruolo cos? importante che rivesto nella societ?, devo dare qualcosa in pi? degli altri. Lo esigono tutti, ? giusto che sia cos??.

Considerarla uomo immagine della Roma ? riduttivo, lei ? qualcosa di pi?, in una Roma che sta cercando di lanciarsi a livello mondiale, ma c'? ancora un po' di confusione in societ?. Cosa si deve fare per uscire da questa fase di incertezza? I soldi sono stati investiti, ma forse non c'? ancora una certa chiarezza societaria.

?Non sta a me giudicare, la base di tutto sono i risultati. Quando arrivano, tutto ? pi? chiaro, ma Roma come citt? deve avere una squadra all?altezza delle big d?Europa, deve farsi conoscere a livello internazionale. Mantenersi su questi livelli non ? semplice. Tutto dipende dalla societ? che hai alle spalle, che deve essere presente. I risultati, per?, ripeto, aprono mille porte?.

Conta di giocare nel nuovo stadio della Roma?

?Lo ha detto il presidente Pallotta, riuscire a farlo sarebbe bellissimo, ma credo che sia difficile, non so se e quando questo benedetto stadio sar? fatto. Spero che si sbrighino, ma dipende da tante persone?.

Perch? ha fallito Zeman? C'? stata una grande passione popolare intorno a lui. Ma poi forse qualcosa non ha funzionato nello spogliatoio, c'? stata una grande differenza tra quello che aveva in mente e quello che si vedeva in campo.

?Ci? che non ha funzionato sono stati i risultati. La colpa ? stata pi? di noi giocatori, non abbiamo dato tutti il cento per cento. Se avessimo voluto realmente quello che ci diceva Zeman, staremmo qui a parlare di un'altra stagione. Invece l?abbiamo presa con superficialit?, quel che veniva veniva, tanti giovani non riuscivano a capire quello che lui voleva veramente. Purtroppo il campionato passa veloce e quando non arrivano i risultati ? sempre l'allenatore a pagare?.

Tutte le grandi squadre cercano allenatori che sviluppano un calcio organizzato. La Juve sta vincendo il secondo scudetto seguendo questa strada. La Roma oggi ha Andreazzoli, ma ha bisogno di un allenatore che crei una strategia di gioco?

?Un allenatore in una squadra ? importantissimo, soprattutto per la sua bravura a gestire il gruppo, a farlo restare unito. Perch? ? facile giocare con Messi, Xavi, Iniesta, con i grandi campioni potrei fare anch'io l?allenatore... Ma per raggiungere grandi risultati ? fondamentale un gruppo unito?.

In tanti anni di Roma, quando c'? stata la maggiore coesione?

?Ai tempi dello scudetto con Capello eravamo un gruppo eccezionale. Ci frequentavamo anche fuori, organizzavamo delle cene quasi tutte le settimane. Questo ? utile, perch? ti conosci meglio. E quando hai un amico che frequenti anche fuori del campo riesci a dare il 10 per cento in pi??.

Andreazzoli com'?? E' un tecnico rigido, un sergente di ferro?

?E' una bravissima persona, ha la fortuna di conoscere tutto l'ambiente, da quasi dieci anni ? a Trigoria, vive l?, conosce tutto dalla A alla Z. E' stato bravo a trasmettere questa sua conoscenza a tutti, a coinvolgere tutto il personale. Questa ? stata una qualit?. Poi i risultati sono venuti, ? un buon allenatore, cerca di mettere la squadra in campo nel migliore dei modi in base alle caratteristiche dell'avversario. Gestisce i rapporti con i giocatori, ? un tattico che cambia modulo nel corso della partita? e questo ai giocatori fa piacere?.

Torniamo a rivolgerci a Totti. E' un periodo particolare in Italia. Il nuovo Pontefice, che ha scelto il suo stesso nome, ha trasmesso una grande emozione. Ha parlato di un mondo pi? etico. Quali cose le piacerebbe vedere nel mondo e in Italia?

?Rispolverare certi valori farebbe a tante persone. il Papa mi ha suscitato una buona impressione appena si ? affacciato a San Pietro. Ha un viso buono, lo vedo in modo diverso rispetto all?altro, e non perch? ha scelto il nome Francesco, ci mancherebbe. Si ? presentato come una persona normale, anche se ? un?entit? diversa. E' una persona piacevole che trasmette serenit?. Potrebbe fare bene alla societ? di oggi?.

Che rapporto ha avuto Totti con Del Piero?

?E' un amico, una persona vera, con la quale ho condiviso tante gioie e anche qualche dolore. Una persona che ha dimostrato amore sempre per la stessa maglia, per gli stessi tifosi. Un giocatore che va rispettato?.

Si parla di un suo ritorno in Nazionale.

?Le parole di Prandelli mi hanno fatto piacere. Per? da qui all'anno prossimo si vedr?. Ora sto bene, ma pu? darsi pure che tra un anno smetto...?

Che cosa vi siete detti con Zeman, quando ? stato esonerato?

?Mi ha abbracciato e mi ha detto: ?mi raccomando, supera tutti?. Ci ? venuto a salutare, davanti allo spogliatoio. Mi sono emozionato perch? con lui ho un rapporto che va oltre il calcio. L?ho sempre stimato come uomo e come allenatore. Di lui ho parlato sempre bene, anche quando stava cercando una squadra e and? al Napoli?.

L'ultima: pensa davvero di poter raggiungere Piola?

?Ci credo, ? un altro mio obiettivo. So che ? difficile, perch? non ho vent?anni, per? quando mi metto in testa una cosa cerco sempre di ottenerla. Finch? non lo supero, non smetto...?

Il suo nuovo contratto?

?Non ho ancora cominciato a parlare con la societ?, lo far? quando mi chiameranno. Nessuno a 36 anni si sarebbe aspettato di trovarmi in questo modo. Faccio una vita da professionista, ma penso che sia anche merito della preparazione che ho svolto con Zeman?.