rassegna stampa

Roma senza Totti. Istruzioni per l’uso

A parte pochi iconoclasti, oggi nessuno dubita seriamente del fatto che avere Francesco Totti in squadra è molto meglio che non averlo. Potrebbe persino essere ancora, con tutti i 37 anni trascinati in tasca, il miglior giocatore italiano e non...

Redazione

A parte pochi iconoclasti, oggi nessuno dubita seriamente del fatto che avere Francesco Totti in squadra è molto meglio che non averlo. Potrebbe persino essere ancora, con tutti i 37 anni trascinati in tasca, il miglior giocatore italiano e non solo. Di tanta abbondanza Rudi Garcia dovrà fare a meno per un mese circa.

PERCHE' NON E' UN PROBLEMA

Come riportta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, Garcia lo ha detto a più di un giornalista francese calato sul miracolo giallorosso: «Totti è un grande giocatore e un grande uomo. Aveva bisogno di essere trattato come gli altri». Dato che, come lo stesso Garcia sottolinea, Francesco non ha mai preteso trattamenti di favore e non ha mai saltato allenamenti se non per cause di forza maggiore, bisogna pensare che il tecnico si riferisse all’utilizzazione sul campo del giocatore.

Parole e fatti. Garcia ha effettivamente rovesciato la cosmogonia tottiana. Invece di costruire la squadra intorno a lui ha prima tracciato i contorni del gioco e poi ha inserito il capitano nel complesso. Da quel momento la classe di Totti non è stata più la ragion d’essere della Roma, bensì il suo arricchimento.

PERCHE' PUO' DIVENTARLO

Quando il presidente James Pallotta parla di mercato magari viene frainteso, come sostiene la Roma, ma quello che dice o che gli viene attribuito di solito si verifica. Per esempio in estate aveva accennato alla permanenza di Borriello nella rosa e Borriello è lì, a recitare una sua interpretazione del ruolo di prima punta naturalmente diversa da quella di Totti.

Non sappiamo se effettivamente Pallotta abbia parlato della necessità di ingaggiare tre giocatori di rincalzo. Sappiamo solo che ha ragione. Le scorte di Garcia sono abbastanza ridotte soprattutto a centrocampo e in attacco. Un giorno dovrà pure rientrare Destro, è vero, ma quando si schierano tre punte alla volta basta un paio d’infortuni a far seccare i ruscelli del gioco.

Il vero cruccio di Garcia oggi come oggi non sta nell’assenza di Totti in sé e per sé. Neppure nella necessità di variare il gioco aumentando la quantità di cross: da praticamente zero (palla a tera, palla a terra urlava continuamente l’allenatore prima che si aprisse l’emergenza) a una decina almeno, per fornire carburante all’elevazione di Borriello. Quel che gli pesa è la carenza di uomini in grado di entrare dalla panchina e colpire la partita là dove fa male.Le risorse per sostituire Gervinho e Totti ci sono. Solo che poi nella sporta resta poco.