rassegna stampa

Ripartenze lampo e mira infallibile

Concretezza senza rinunciare alla qualità e allo spettacolo. La trasformazione più evidente operata da Rudi Garcia rispetto a un anno fa – ma soprattutto, rispetto alla gestione Luis Enrique – è la capacità di arrivare alla...

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Concretezza senza rinunciare alla qualità e allo spettacolo. La trasformazione più evidente operata da Rudi Garcia rispetto a un anno fa - ma soprattutto, rispetto alla gestione Luis Enrique - è la capacità di arrivare alla conclusione in meno tempo, con un numero più limitato di passaggi e con effetti più devastanti.

Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, l’analisi dei flussi di gioco della squadra di Garcia rivela che le azioni offensive si sviluppano con prevalenza sul centro-destra. Guarda caso, lì dove Gervinho predilige agire, anche se il tecnico giallorosso scambia gli esterni (e infatti l’ivoriano ha colpito anche partendo largo a sinistra, per esempio con la Samp), e lì dove agisce Pjanic, più offensivo dell’omologo mancino Strootman. A destra nasce il 38,38% degli attacchi totali della Roma, tuttavia è per vie centrali che la Roma è andata più spesso in gol (10) su azione.

Si parlava di efficacia realizzativa. Ecco un altro dato nel quale la Roma primeggia: 22,5% di capacità di tradurre in gol le occasioni da rete. Come nascono le reti giallorosse? Su azione ne sono arrivate 14 su 20, alle quali andrebbe aggiunta anche l’autorete di Cacciatore in Roma-Verona propiziata dall’incursione di Maicon. Di queste 14 reti, 10 sono state realizzate di destro e quattro di sinistro. La soluzione del tiro dalla distanza ha dato finora ottimi risultati: quattro reti sono arrivate con conclusioni da fuori area, affidate ai destri di Pjanic (pallonetto contro il Verona), Ljajic, De Rossi e Totti.

Il gioco aereo non è mai la prima soluzione negli ultimi venti metri, anche se delle occasioni non sono mancate. E’ però arrivata una sola rete di testa, quella di Florenzi contro il Bologna.