Quando l’integralista chiude un occhio

(Corriere dello Sport - R.Boccardelli)- Integralista sì, coerente ci mancherebbe. Zeman? Un monolite, come il suo 4-3-3 senza se e senza ma. E’ questa l’immagine che, sotto il profilo tecnico, ci viene ormai tramandata da anni del tecnico boemo, diventato personaggio forse a sua insaputa, forse no.

Resta il fatto che una cosa è descrivere a priori il teorema calcistico dell’allenatore romanista, che non ha segreti perchè frutto di schemi mandati giù a memoria da giocatori allenati al massimo per svolgerli al massimo; altro è descrivere di partita in partita come il teorema zemaniano viene espresso sul campo dai suoi giocatori. E allora si scoprirà un altro Zeman, molto più accomodante[...]

DOVE HA GIOCATO? - Totti ha dato un assist vincente da esterno sinistro alto (a Florenzi), un altro assist vincente (a Osvaldo) da centrocampista centrale. Un assist di tacco per l’occasione fallita da Florenzi nella ripresa, in posizione di ala destra. E nel primo tempo un paio di volte ha rincorso gli avversari in posizione da terzino sinistro (in aiuto di Balzaretti). Naturalmente Zeman non ha battuto ciglio anche se nel suo gioco i ruoli in realtà dovrebbero essere rispettati alla lettera. Ma così non è e non può essere se hai uno come Totti, per di più in una buona forma atletica nonostante i quasi 36, le placche, le viti e tutto il resto.

IN MOVIMENTO - Dunque, anche il 4-3-3 del boemo non è così immutabile. Anche perchè in realtà il calcio è un gioco di movimento nel quale il modulo si modifica in continuazione durante la partita. E i giocatori hanno sì un copione da interpretare, ma lo fanno secondo le loro caratteristiche con licenza di derogare e inventare sul posto a seconda delle situazioni e delle contromosse degli avversari.

ANCHE A PESCARA - Attenzione, anche nella passata stagione a Pescara, il boemo chiudeva spesso un occhio o almeno faceva finta di farlo quando, squadra in vantaggio, dei due esterni bassi saliva solo quello di destra. Ce lo hanno confermato Capuano e Romagnoli, i due centrali di quello splendido Pescara che, mentre Zeman voleva tutti avanti, chiamavano Bocchetti e gli urlavano “fermati, stai qui che tanto là davanti ci pensano Insigne e Immobile”. Zdenek esibiva una smorfia di disappunto ma lasciava fare ai giocatori[...]