(Corriere dello Sport-R.Maida) Lo stile imposto da Baldini resiste anche dopo il derby ma le emozioni negative hanno rotto gli argini dell’indifferenza. La Roma stavolta è seccata per l’arbitraggio di Bergonzi.
rassegna stampa
“Basta tacere sugli arbitri!”
(Corriere dello Sport-R.Maida) Lo stile imposto da Baldini resiste anche dopo il derby ma le emozioni negative hanno rotto gli argini dell’indifferenza. La Roma stavolta è seccata per l’arbitraggio di Bergonzi.
Non è soltanto l’espulsione di Stekelenburg ad aver provocato il disappunto dei dirigenti, ma anche la gestione dei cartellini gialli e un atteggiamento giudicato troppo permissivo nei confronti dei giocatori della Lazio, soprattutto Biava e Dias.
I COMMENTI - (...) Ma questo Roma-Lazio aperto da un cartellino rosso borderline ha spinto Baldini e Luis Enrique a concedersi una leggera deroga dialettica. Baldini:«Il rigore su Klose ci poteva stare, perché lui se lo va a prendere scaltramente, ma l’espulsione di Stekelenburg è eccessiva» . Luis Enrique: «Mi piacerebbe una volta giocare un derby in undici contro undici...» , tornando sul rigore con espulsione di Kjaer, determinante per il risultato all’andata. E’ solo un momento di sconforto o la filosofia del fair play incondizionato sta per terminare? La sensazione è che la Roma non diventerà mai un grillo urlante ( «Non siamo missionari, non critichiamo gli arbitri per non creare alibi a noi stessi» ha ripetuto Baldini) ma che presto la questione arbitrale verrà affrontata in Federazione e in Lega. Non c’è vittimismo da parte della società, in ossequio alla famosa rivoluzione culturale, solo l’esigenza di essere rispettati anche senza lamentarsi. Nessuna squadra di serie A ha tanti espulsi quanto la Roma (sono già otto) e questo è sorprendente, per una squadra che quasi sempre vince le partite del possesso palla.
LA SQUADRA -E se De Rossi preferisce evitare l’argomento, bollandolo come «non produttivo» , Rodrigo Taddei decide di attaccare sia Bergonzi che la politica educata della società: «Siamo solo noi a essere troppo buoni. Le altre squadre quando finisce la partita massacrano l’arbitro. Questo deve cambiare, sta diventando una cosa monotona e triste. Non capivamo quale regolamento seguisse Bergonzi: Bojan in un’azione ha preso una serie di calci ed è stato ammonito» . Queste frasi non sono piaciute ai dirigenti, che lasciano trapelare solo informalmente la loro irritazione per l’arbitraggio. Taddei, anzi, rischia una multa, perché sulle dichiarazioni la società non fa sconti: i commenti sugli arbitri vanno eliminati. A Siena, una twittata di Kjaer a proposito del rigore decisivo era stata stigmatizzata. E nel derby d’andata era toccato a Pizarro essere rimproverato per un’espressione molto dura rivolta a Tagliavento ( «Non parlo dopo un furto» ).
APPLAUSI -Dal punto di vista della prestazione, invece, i giocatori non sono stati ripresi. Né dai dirigenti né da Luis Enrique. In questa domenica di sofferenze sono considerati innocenti. La convinzione diffusa in casa Roma è che non si potesse fare di meglio per contrastare la Lazio con un uomo in meno per tutta la partita. E questo, agli occhi dei tifosi, è ancora più preoccupante.
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