Perch? la Roma deve giocare in casa

(corrieredellosport.it - P.Torri)?Concomitanza. Una volta per prendere atto del significato della parola ci saremmo affidati al Devoto-Oli, ora basta un clic e la magia di Internet: coincidenza, simultaneit?, contemporaneit?, presenza o azione simultanea di pi? fattori, questo dice il Free Dictionary della Rete. Ci sembra chiaro.

Non alla nostra Lega calcio. Perch? solo cos? si pu? spiegare la decisione presa a proposito del ribaltamento di campo per Roma- Fiorentina, quarto di finale di coppa Italia trasformato in Fiorentina-Roma. Credeteci, niente di personale nei confronti della societ? viola, ma il nostro senso della giustizia ci sembra offeso da una decisione perlomeno curiosa. Perch? viste le date decise dalla Lega per le due partite di Lazio e Roma nei quarti, ieri sera la squadra di Petkovic, mercoled? sedici per Fiorentina- Roma, quel criterio di concomitanza non pu? che essere decaduto. Il regolamento della coppa Italia, articolo tre, comma sette, dice, testuale: ?se due societ? che disputano le gare interne sul medesimo campo hanno concomitanza (appunto ndr) di gare nei quarti di finale in casa, la vincente della competizione o, in subordine, la societ? meglio classificata in campionato al termine della stagione precedente..., mantiene il diritto di giocare in casa mentre l?altra subisce l?inversione di campo?.

Domanda: che bisogno c?era di inserire la parola concomitanza se, poi, il criterio non viene rispettato? Sarebbe stato sufficiente scrivere che in caso di due qualificate che giocano sullo stesso campo, quella peggio classificata l?anno precedente avrebbe dovuto invertire il campo. Punto.

C?? di pi?. Nel comunicato della Lega che ha spiegato (meglio dire tentato di spiegare) la decisione, si fa riferimento alla regola principale (dunque prioritaria), cio? si gioca sul campo della squadra meglio classificata nel precedente campionato.

E c?? anche dell?altro: domani si riunir? la Corte di Giustizia Federale, ovvero il massimo organo della giustizia sportiva, per darci una risposta. Come fosse la Cassazione in un processo civile o penale, ultimo grado di giudizio. Visto che gli spifferi che arrivano parlano di una probabile non sentenza, cio? non siamo competenti, a chi mai allora la Roma dovrebbe appellarsi per avere perlomeno una risposta nel merito? Per queste ragioni chiediamo alla Corte il ribaltamento del ribaltamento o, in subordine, una risposta. Se non altro per dare un senso alla parola giustizia, anche se in questo Paese ? una parola da troppo tempo vilipesa e calpestata.