Parola d’ordine c’è solo il Cagliari

Garcia alla vigilia di questo turno di campionato aveva mostrato il timore soprattutto per le condizioni del terreno di gioco dell'Olimpico dopo la gara dii rugby Italia-Argentina, ma mai avrebbe pensato che le luci dei riflettori si sarebbero da lì a poco accese sulla lite Pallotta-Unicredit.  L’incontro di questa sera con il Cagliari è invece diventato ancor più importante dopo lo stop di Inter e Napoli. Bisogna vincere e basta. L’incontro è diventato un’occasione e un incubo. Non c’è bisogno di pensare ad altro, c’è l’obbligo di non pensare ad altro.

Garcia dovrà essere bravo di tenere i giocatori concentrati sul match.  I giocatori e io stesso, aveva detto venerdì, dobbiamo concentrarci sugli avversari della prossima gara e lasciare alla società quel che è della società. Sin qui i suoi uomini gli hanno dato ascolto, anche perché le schermaglie finanziarie e politiche tra soci di maggioranza e minoranza sono talmente complicate, talmente noiose che è bene lasciarle a chi sostiene di intendersene.

I calciatori si sono allenati con l’intensità e persino l’allegria usuali in questa particolarissima stagione. Sia in palestra, sabato quando si erano rintanati lì dentro per sfuggire al maltempo, sia in campo, dove ieri sono state sciolte le ultime perplessità intorno alla lista dei convocati.