(Corriere dello Sport - S.Di Segni) - L’artista ultimamente è a corto d’ispirazione. Soffre, sbraita, è un vulcano. Strano momento, quello di Pablo Daniel Osvaldo: a Trigoria tutti sperano che riesca a incanalare la rabbia per le ultime prestazioni al di sotto degli standard, che trasformi il desiderio di ribalta in energia positiva. (...)
rassegna stampa
L’Osvaldo ribelle: “I fischi? Li odio”
(Corriere dello Sport – S.Di Segni) – L’artista ultimamente è a corto d’ispirazione. Soffre, sbraita, è un vulcano. Strano momento, quello di Pablo Daniel Osvaldo: a Trigoria tutti sperano che riesca a incanalare la rabbia per...
ROCK O BLUES - Nel frattempo Osvaldo scarica la tensione sulla chitarra: a Roma lo fa in un capannone, con un gruppo di amici, a Barcellona, quando giocava per l’Espanyol, era molto più semplice dribblare la notorietà. «Andavo in Plaça de Catalunya con un mio amico - ha raccontato l’attaccante al magazine GQ -. Lui faceva i ritratti ai passanti, io suonavo la chitarra. Non mi riconoscevano. Era bello. E’ affascinante la semplicità» . Se non avesse fatto il calciatore, avrebbe intrapreso il cammino del musicista. «Rock o blues» (...)
NON FISCHIATEMI - In Italia il pallone per lui non sarà mai sufficientemente garbato: «Non c’è mai una via di mezzo. Un giorno sei da scudetto e quello dopo da rogo. La mancanza di equilibrio mi fa infuriare, però non posso farci niente. E non ho voglia di fare niente» . Sfida la prassi, Pablo Daniel. Per l’azzurro, il collegamento tra una rete divorata e il disappunto del pubblico non dovrebbe essere così immediato: «Io perdo palla e tu mi vomiti addosso il tuo odio? Non è normale. Se il tifoso sbaglia al lavoro posso andare a pocchiarlo, gettargli una banana o dirgli che sua madre è una poco di buono? Bella logica» . (...)
REGOLAMENTO - Dove non correrebbe mai, è a fare la spia. Disse che non avrebbe denunciato un compagno venduto, ma farebbe comunque ricorso a un’altra forma di giustizia: «Ciò che succede nello spogliatoio deve restare lì. Io non faccio il delatore, ma non mi volto. In silenzio, lo ammazzo di botte». (...)
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