Uno dei grandi meriti che vanno riconosciuti a Rudi Garcia è quello di aver rigenerato anche i tifosi, non solo i giocatori.
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Garcia e l’orgoglio ritrovato
Uno dei grandi meriti che vanno riconosciuti a Rudi Garcia è quello di aver rigenerato anche i tifosi, non solo i giocatori.
Ripensate a dove era finito il morale del popolo giallorosso il 26 maggio. Ripensate alla contestazione di Brunico. Come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, oggi gli umori sono completamente diversi e grazie al lavoro dell’allenatore vengono riconosciuti anche i meriti della società. Garcia fa giocare bene la Roma, che è prima in classifica a punteggio pieno. Il lavoro svolto sul campo sta dando ottimi risultati. Ma quello che è riuscito a fare per riavvicinare la gente non ha prezzo. Quando è arrivato ha trovato un ambiente depresso, tifosi disorientati da un mercato frenetico. Ha saputo dare indicazioni giuste per gli acquisti. In quanti avrebbero scommesso su Gervinho? Anche questa intuizione ha conquistato i tifosi che ricordavano allenatori del passato che avevano imposto altri giocatori. Un certo Trotta, per esempio, voluto da Carlos Bianchi, o le ultime scommesse zemaniane di nome Tachtsidis o Goicoechea.
Un allenatore verrà giudicato sempre per i risultati e quelli di Garcia sono per ora straordinari, superiori alle più rosee aspettative. E sembra anche in grado di gestire l’entusiasmo che lievita intorno alla Roma. Ma il suo scudetto se lo è già conquistato. Quello dell’orgoglio ritrovato dei tifosi, l'orgoglio per una squadra che si fa amare.
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