Da qualche giorno ha firmato il nuovo contratto e si è legato alla Roma fino al 2019. Però Alessandro Florenzi non è ancora sicuro del posto, neanche per la partita che sente di più: il derby. Nella Roma di Rudi Garcia, come riporta l'edizione odierna del Corriere dello Sport, è il dodicesimo titolare, ma per trovare spazio gioca ovunque: da attaccante, da terzino, raramente nel suo ruolo, centrocampista.
rassegna stampa
Florenzi corre nel suo futuro
Florenzi non è ancora sicuro del posto, neanche per la partita che sente di più: il derby. Nella Roma di Rudi Garcia è il dodicesimo titolare, ma per trovare spazio gioca ovunque: attaccante, terzino, raramente centrocampista
Cresciuto nelle giovanili giallorosse, è partito dai Giovanissimi, passando negli Allievi di Stramaccioni e poi alla Primavera, di cui è stato capitano nell'anno in cui si laureò campione d’Italia con mister Alberto De Rossi. Sono stati questi due gli allenatori che più degli altri lo hanno formato e che lo hanno aiutato a diventare così duttile: Stramaccioni lo trasformò da attaccante a centrocampista, De Rossi gli ha dato la consapevolezza di poter ricoprire ogni ruolo, dalla mediana all’attacco e se serve anche in difesa. Alessandro da sempre ha avuto un chiodo fisso: il pallone. «Era uno che non mollava mai, già da bambino. Alessandro merita di essere arrivato dove è», dice adesso con orgoglio Bruno Conti. Florenzi ha sempre corso tanto. Per superare quelli più grandi di lui. E nel corso degli anni è diventato un calciatore di serie A, conquistando la fiducia degli allenatori ed ora uno come lui lo vorrebbero tutti perchè dà equlibrio alla squadra, si sacrifica per i compagni, non fa casino se va in panchina.
Adesso che ha il contratto per altri quattro anni può percorrere lo stesso percorso di Totti e De Rossi. Sarà il capitano del Dopo Futuro. C’è un filo ideale che unisce questi tre giocatori, le loro storie. Florenzi ha esordito in serie A il 22 maggio 2011, in Roma-Sampdoria, al 41’ del secondo tempo ha preso il posto di Totti. E Daniele, che è un caro amico per lui, è di Ostia, il suo mare, pochi chilometri da Vitinia. Florenzi a Trigoria si sente a casa sua, quei colori se li sente sulla pelle, vuole vivere le emozioni di uno scudetto, che ogni tanto si fa raccontare da Totti. E il derby è sempre una partita speciale, come per tutti i romani. Florenzi spera di giocare contro la Lazio per poter festeggiare con i tifosi, per non contenere la sua gioia.
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