rassegna stampa

Col Genoa Zeman si affida ai numeri

(Corriere dello Sport-R.Maida) Previsione facile facile: Roma tutta all’attacco, Genoa che risponde di tanto in tanto con il contropiede. Qualche gol.

Redazione

(Corriere dello Sport-R.Maida)Previsione facile facile: Roma tutta all’attacco, Genoa che risponde di tanto in tanto con il contropiede. Qualche gol. Dovrebbe essere questo il tema tattico della partita di domenica sera a Marassi, in linea con quella pazza dello scorso anno, giocata sempre a fine ottobre, e vinta 2-1 dal Genoa a tempo scaduto con una carambola assassina dopo che la Roma aveva giocato costantemente nella metà campo avversaria. Tirando poco in porta, è vero, ma senza rischiare mai.

I DATI - Le statistiche della Lega possono servire come indicazione a Zeman, che è un allenatore attento ai numeri. Il Genoa è ultimo in quattro delle sei classifiche analizzate: possesso palla, supremazia territoriale (cioè il possesso nella metà campo avversaria), palloni giocati e passaggi riusciti. Significa che De Canio tiene il baricentro basso, compatto, cercando di concedere il meno possibile. E nello stesso tempo prova a sorprendere il nemico con la velocità delle ripartenze. Nelle stesse classifiche la Roma è nella parte medio-alta della classifica (è piuttosto su, al quinto posto, solo nella supremazia territoriale). Eppure, a conti fatti, tra le due squadre c’è poca differenza in questo inizio di stagione. Non considerando lo 0-3 a tavolino di Cagliari, la Roma ha una differenza reti pari a zero (11 fatte, 11 subite) esattamente come il Genoa (8/8). Sullo stesso livello anche vittorie e sconfitte (due per squadra).(...)

ATTENZIONE - Morale: se è prevedibile lo sviluppo del gioco, è molto meno prevedibile il risultato. Non solo per i precedenti - la Roma ha sempre perso in casa del Genoa negli ultimi quattro campionati - ma anche per le differenti filosofie. Ne sa qualcosa Luis Enrique che dopo la sua esperienza negativa a Marassi accusò il collega Malesani di difensivismo: «Arrivavamo davanti alla loro area e trovavamo undici giocatori del Genoa. Non è colpa nostra, è colpa del Genoa se la partita è finita male. Erano tutti dietro, per noi era molto difficile segnare» . La Roma può ripartire da quella lezione. Ricordando che il Genoa dello scorso anno era, per assurdo, molto più spregiudicato di questo: nelle stesse classifiche in cui adesso è in fondo, aveva valori molto più alti.

IL RICORDO - Si può raggiungere un obiettivo in tanti modi: De Canio ha scelto di sfruttare l’istinto da killer dei suoi attaccanti (Immobile e il grande ex, Borriello) tenendo la squadra al coperto in attesa della palla giusta. Un esempio dell’equilibrio del Genoa è nella vittoria ottenuta all’Olimpico contro la Lazio. Per buona parte della sfida, è stata la Lazio a comandare e a dare la sensazione di poter passare in vantaggio. Ma un contropiede letale innescato da un colpo di tacco volante di Antonelli ha lanciato Borriello centralmente verso la porta: con un’azione veloce, lineare e precisa il Genoa ha vinto la partita.