Ecco uno stralcio dell'intervista a Bruno Conti, in edicola oggi al Corriere dello Sport. Queste le sue parole:
rassegna stampa
Bruno Conti: “Rimango qui per scoprire altri campioni”
Ecco uno stralcio dell’intervista a Bruno Conti, in edicola oggi al Corriere dello Sport. Queste le sue parole:
Il suo ruolo al settore giovanile ? cambiato con l?arrivo di Sabatini. Diciamo che ? stato un po? limitato
?Per me non ? cambiato nulla, ho proseguito sulla strada intrapresa nel 1992, quando presi in mano il settore giovanile della Roma. Lavoro come ho sempre fatto, vado in giro a scoprire i talenti, con la preziosa collaborazione degli osservatori, che sono importantissimi. Lavoro per il futuro. Gli ultimi sono stati Florenzi e Romagnoli, una grande soddisfazione. Ho sempre delegato poco, mi piace prendermi le responsabilit?. Ma senza la struttura capillare degli osservatori non andremmo lontano. E poi ringrazio i nostri allenatori, ce li invidiano. Abbiamo tanti ragazzi nelle rappresentative nazionali giovani, saranno una dozzina. Fino ad arrivare a Florenzi, che ? arrivato alla Nazionale maggiore. Luned? era il suo compleanno. Gli faccio tanti auguri?.
Lui e Romagnoli sono i due ultimi ragazzi del vivaio arrivati in prima squadra. Il giovanissimo difensore ? di Nettuno come lei, lo conosce bene...
?Eh s?. Da bambino giocava in una piccola societ?, il San Giacomo, attaccata a casa mia. Me lo segnal? Attilio Olivieri, un nostro osservatore. Lo convocai per un provino. Capii subito che aveva una bella personalit?, in campo si faceva sentire. Quella stessa personalit? l'ha mostrata il giorno dell'esordio. E vederlo fare gol, con quella esultanza cos? commovente, mi ha regalato una grande soddisfazione. E' un piacere vedere un ragazzino di diciotto anni giocare con la freddezza di un veterano. Non ? un caso che sia arrivato in serie A cos? giovane. Alle spalle ha una famiglia stupenda, persone eccezionali che si sono rimboccate le maniche e hanno fatto tanti sacrifici per aiutare il ragazzo a giocare nella Roma. Il padre e lo zio si sono divisi i viaggi quotidiani da Nettuno a Trigoria, ogni giorno 90 chilometri tra andata e ritorno. Avevamo proposto al padre di farlo restare nel pensionato, ma hanno preferito fare su e gi? e allora gli abbiamo riconosciuto un piccolo rimborso spese per la benzina. Romagnoli ? un giovane con la testa sulle spalle che ha ancora ampi margini di miglioramento. Ha un grande futuro davanti a s??.
Il settore giovanile della Roma valorizza calciatori ma anche allenatori. Montella e Stramaccioni allenano in A e Roberto Muzzi, che ha voluto lei a Trigoria, adesso collabora in prima squadra con Andreazzoli
?Secondo me il primo obiettivo della nostra struttura ? quello di trovare istruttori bravi, capaci di insegnare calcio ma anche di educare i giovani. Montella ha sorpreso anche me, non pensavo che potesse diventare cos? bravo in poco tempo. Stramaccioni ha fatto un altro percorso, conosceva tuti i giocatori del settore giovanile, ha avuto una formazione a 360 gradi. Vincenzo ha imparato in fretta. Gli ho affidato subito un gruppo importante, i Giovanissimi nazionali. Aveva un contratto in essere con la Roma, doveva ritrovare motivazioni. Non avevo mai visto un tecnico tuffarsi nel lavoro con il suo entusiasmo. Ha introdotto metodi rivoluzionari. Seguire i suoi allenamenti mi ha entusiasmato. Mi ha chiesto di chiamare Ancelotti per andare a seguire i suoi allenamenti, ? andato a studiare il Barcellona. Ha dimostrato la sua bravura subito, anche quando gli ? stata affidata la prima squadra. E ha scelto un bel gruppo di collaboratori. Il settore giovanile ? stato un grande trampolino di lancio e valorizzare giovani allenatori come lui ? la testimonianza del buon lavoro svolto?.
Presto la firma sul suo nuovo contratto. C'? stato un momento in cui si pensava al divorzio. Invece il nuovo accordo ? un segnale di continuit?.
?Del quale sono molto orgoglioso e onorato. Non mi ? mai passato per la mente di andare via, soprattutto per i risultati ottenuti in questi lunghi anni. Abbiamo fatto un grande lavoro, tanti ragazzi sono arrivati in prima squadra. Baldini pochi giorni fa mi ha comunicato la prosecuzione del rapporto, per me ? come se avessi gi? firmato. Il mio desiderio ? sempre stato quello di restare legato a questi colori che amo?.
Torniamo alla Roma. Zeman ? stato esonerato.
?E' un tecnico che stimo da morire. Mi ? dispiaciuto, ma nel calcio si fanno le valutazioni in base ai risultati. La Roma pu? finire bene la stagione, mancano dieci partite, sono ottimista. Questa squadra pu? dare tanto?.
Andreazzoli lo conosce bene.
?E' da tanti anni a Trigoria, ho un grande rapporto con lui. Conosce il calcio, ? un lavoratore, ha sempre avuto un ruolo importante con Spalletti e quando doveva dire la sua non si tirava indietro. Con Aurelio, Spalletti e Daniele Baldini ricordo tante partite a calcio tennis, nella palestra di Trigoria, durante i ritiri. E' un uomo di calcio leale, abituato a parlare chiaro?.
Chiudiamo con Totti. Ha stupito anche lei che lo ha visto crescere?
?Se parliamo di Francesco parliamo della Roma. Innanzitutto ? un uomo stupendo. Non sarebbe arrivato dove ? ora se non avesse certi valori. Anche per lui la famiglia ha avuto un ruolo fondamentale e anche Vito Scala ? stato importante, lo ha aiutato a gestire qualsiasi situazione e lo ha consigliato sempre nel modo pi? giusto. Se penso che gi? da qualche anno lo davano per finito... Invece vi dico oggi che raggiunger? anche il record di Piola. Ci ha messo la faccia sempre nei momenti di difficolt?. Non trovo pi? aggettivi per definirlo. Mi sento orgoglioso di essere suo amico. E non dimentico le piccole attenzioni che ha sempre avuto. Come quando abbiamo vinto lo scudetto con la Primavera e ha regalato a tutti i ragazzi la sua maglia autografata. Non ? difficile portarlo ad esempio ai nostri giovani?.
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