(Corriere dello Sport - G.D'Ubaldo) - Tutto nacque un anno prima, quando la Lazio di Sergio Cragnotti festeggi? lo scudetto appena conquistato e l?atmosfera per i tifosi della Roma nella Capitale era diventata invivibile. Fabio Capello, scelto da Franco Sensi al posto di Zeman, concluse il campionato al sesto posto. Fece gli stessi punti che aveva fatto l?anno precedente il boemo. In una delle ultime partite di campionato don Fabio sbott?: ?Volevo fare una sostituzione e mi sono voltato verso la panchina. Ho visto solo ragazzini...?. ?
rassegna stampa
17 giugno 2001: cos? ? nato un capolavoro
(Corriere dello Sport – G.D’Ubaldo) – Tutto nacque un anno prima, quando la Lazio di Sergio Cragnotti festeggi? lo scudetto appena conquistato e l?atmosfera per i tifosi della Roma nella Capitale era diventata invivibile.
Anche a Franco Sensi quello scudetto della Lazio bruciava. Capello ebbe la meglio: convinse il presidente a mettere mano al portafoglio e a costruire la Roma scudetto. Ecco Batistuta, Emerson, Samuel, Zebina, ecco il ritorno di Balbo e perfino Guigou, riserva acquistata per dieci miliardi delle vecchie lire. ?Settanta miliardi per Batistuta. (...) La squadra non decoll? subito. A settembre la squadra di Capello fu eliminata dall?Atalanta in Coppa Italia. Pesante il risultato del ritorno, 4-2 a Bergamo. La Lazio giocava con lo scudetto sul petto e la delusione dei tifosi giallorossi montava. Cos? ci fu una pesante contestazione a Trigoria. Una delle pi? pesanti degli ultimi anni. Centinaia di tifosi inferociti. Furono prese di mira le auto dei giocatori, Cafu involontariamente ne fece le spese pi? degli altri. Dopo quella contestazione Capello riun? i giocatori.
Si parlarono chiaro, i toni durissimi, le urla si sentivano fuori dagli spogliatoi. Da quel confronto duro nacque la lunga cavalcata della Roma. La cavalcata scudetto. ?Furono determinanti i gol di Batistuta, realizzati quasi tutti nel girone di andata. Appena arrivato, Re Leone si conquist? subito un posto da leader nello spogliatoio. I compagni lo stavano a sentire. Sapevano che lo scudetto dipendeva da lui. Insieme a Balbo aiut? Samuel, ancora giovanissimo, appena arrivato in Italia, ad inserirsi rapidamente nel calcio italiano. Insieme gli argentini, con l?uruguaiano Guigou, si sfidavano nel tempo libero sui go kart, in segreto andavano in una pista in periferia. Furono determinanti anche i gol di Montella, la sua rabbia frenetica di guadagnarsi spazio. L?Aeroplanino relizz? gol fondamentali, contese il posto a Batistuta con lealt? e coraggio. (...) ?C?erano tanti giocatori di forte personalit? in quella Roma. Cresceva Totti, ormai decisivo anche in campo internazionale. Fu fondamentale Emerson, professionista fino all?ultima partita in maglia giallorossa, quando aveva gi? deciso di sfidare i tifosi passando alla Juve. Protagonista di un grande infortunio al ginocchio, non fece mancare il suo contributo per lo scudetto.
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