(Il Romanista -G.Dell'Artri) - «La Roma si ama, la Roma è amore. Lo dice la parola stessa». Eccolo il Vucinic che ci piace.
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Vucinic e De Rossi in coro «Amore per la Roma»
(Il Romanista -G.Dell’Artri) – «La Roma si ama, la Roma è amore. Lo dice la parola stessa». Eccolo il Vucinic che ci piace.
Quello che quando entra apre la difesa laziale come Mosè con le acque del Mar Rosso, quello che non prende a calci le borse ma i palloni, quello che non risponde con indolenza alla chiamata del suo tecnico. «Io non ho mai perso il sorriso - dice - a volte succedono due o tre secondi di follia. Devo controllarmi meglio. Il gruppo c’è e funziona. Ridiamo sempre. La Roma si ama, la Roma è amore. Siamo forti». Doppia vittoria in casa De Rossi. Prima il papà Alberto con la Primavera, poi Daniele. «Complimenti per il lavoro che fa - dice Capitan Futuro - sono di parte, ma mio padre, per la discrezione la passione e l’impegno che mette nel suo lavoro, è un signore e merita questi risultati». De Rossi jr ha fatto impazzire la Sud mostrando a fine partita il 4... «Com’è vincere un derby? Per me ogni volta sembra il primo. L’unica cosa che cambia è la tranquillità quando entro in campo. Sono un paio di anni che lo affronto con più tranquillità, prima ero elettrizzato e terrorizzato. Sì, questo derby ci dà più forza, però ricordo batoste prese dopo il derby perché eravamo troppo euforici. L’obiettivo più importante è quello di riavvicinarsi in campionato». Ma non è che la Lazio subisce un complesso di inferiorità? «Si, non staranno al settimo cielo psicologicamente. Però, a parte le prese in giro, non parlerei di complesso di inferiorità. Solo che l’anno scorso hanno giocato meglio loro e noi abbiamo vinto con qualche guizzo. Quest’anno invece no. Il derby è il derby, la partita più importante dell’anno. Se perdevamo, non ci strappavamo tutti i capelli. Ma vincere e farli uscire dalla coppa è sempre una gioia». A Roma a volte si parla troppo: «Come diceva Flaviano, Roma è una grande capitale e una piccola provincia. Questo gruppo è di bravi ragazzi e noi andiamo avanti per la nostra strada. La società è formata da brave persone. Ma in questa città si parla troppo e si creano i mostri. Se si parlasse di meno, ci godremmo tutti quanti l’amore per questa squadra».
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