(Il Romanista-P.Bruni) È giunta ai titoli di coda l’avventura di Mirko Vucinic nella Capitale. Ieri, Roma e la Juventus hanno definito il passaggio del giocatore alla corte di Antonio Conte. La riunione, inizialmente prevista per la prossima settimana, è andata in scena a Torino:
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Vucinic alla Juve per 18 milioni
(Il Romanista-P.Bruni) È giunta ai titoli di coda l’avventura di Mirko Vucinic nella Capitale. Ieri, Roma e la Juventus hanno definito il passaggio del giocatore alla corte di Antonio Conte. La riunione, inizialmente prevista per la prossima...
seduti al tavolo Walter Sabatini, Beppe Marotta e Alessandro Lucci, il procuratore dell’attaccante che ha praticamente vestito il ruolo di intermediario. Le parti hanno discusso sul prezzo della cessione e, a quanto pare, sono riusciti ad arrivare ad un accordo di massima: circa 15 milioni di euro. Accordo che, con ogni probabilità, verrà messo nero su bianco entro un paio di giorni, giusto il tempo per limare qualche dettaglio e definire la voce riguardante i bonus da riconoscere al club di Trigoria (si parla di circa tre milioni che variano in base ai risultati). Bonus che non dovrebbero essere legati ai risultati della Juve, ma a presenze e reti del calciatore. Vucinic, invece, siglerà un quadriennale da poco più di tre milioni a stagione,qualche centinaio di migliaia di euro in più rispetto allo stipendio che percepisce attualmente. Raggiunto l’accordo, Mirko non si è allenato a Trigoria. In via precauzionale. L’accelerazione della trattativa è stata impressa nelle ultimissime ore, subito dopo una cena avvenuta mercoledì scorso a Milano al conosciutissimo ristorante da“Giannino”, a margine della presentazione dei calendari di serie A, fra il solito Marotta, Claudio Fenucci, amministratore delegato giallorosso e dove era presente anche il presidente pro tempore Roberto Cappelli. Lì, in quella “fortuita” circostanza,sono state ridotte le distanze tra domanda e offerta. Incassato il rifiuto della “Vecchia Signora” di inserire nella negoziazione Marchisio, resistenza esternata tra l’altro anche dal centrocampista azzurro («l’interessamento della Roma fa piacere ma ho la fiducia della mia società e sono felicissimo di restare qui. Altrimenti non avrei rinnovato il contratto»), Sabatini ha dovuto lavorare di fino, cercando di arrivare a monetizzare il più possibile dalla partenza del montenegrino. Quasi come in una partita a scacchi, ogni scelta oltre ad essere ponderata doveva prevedere una concreta reazione della controparte. Tuttavia, la voglia di Roma e Juventus di non farsi troppo male sembrava abbastanza evidente: i giallorossi non avevano alcun interesse a trattenere un calciatore ormai senza grosse motivazioni, i bianconeri, invece, dopo essersi scottati con Aguero e Giuseppe Rossi dovevano puntellare l’attacco con un colpo di altissimo profilo. Inoltre, coi soldi incassati dalla partenza dell’ex centravanti del Lecce si potrà dare l’assalto a un grande nome per l’attacco romanista. Finisce così, dopo cinque anni e 47 reti all’attivo l’avventura romana di Vucinic,una parentesi lunga e intensa anche se, probabilmente, mai realmente vissuta con al pieno delle sue potenzialità. Arrivato nell’estate del 2006 dal Lecce, dopo un inizio complicato per colpa di un problema al ginocchio (lesione al menisco) segna il suo primo gol in maglia romanista il 28 gennaio 2007, contro il Siena all’Olimpico. Un paio di mesi più tardi, invece, si sblocca anche in Europa realizzando la rete del2-1 contro il Manchester United nei quarti di finale d’andata della Champions League.La stagione più prolifica, invece, è quella 2009/10 quando riesce a centrare la porta avversaria per diciannove volte: indimenticabile la tripletta contro l’Udinese(la seconda in serie A) e la decisiva doppietta nel derby contro la Lazio del 18 aprile.
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