rassegna stampa roma

Ufficialmente non si è mai rifiutato di giocare: solo i guai fisici alla base di tutto

(Corriere dello Sport – P.Torri) Su tutta questa vi­cenda, Pizarro non ha mai detto una parola. Sono mesi che è in un personalissimo silenzio stampa e con lui il suo entourage, a cominciare dal suo procuratore Beppe Bozzo.

Redazione

(Corriere dello Sport - P.Torri) Su tutta questa vi­cenda, Pizarro non ha mai detto una parola. Sono mesi che è in un personalissimo silenzio stampa e con lui il suo entourage, a cominciare dal suo procuratore Beppe Bozzo.

Silenzio stampa che è continuato anche nella giornata di ieri, nonostante il caso Pizarro, chiamiamo­lo così, fosse deflagrato nel­la sua interezza, complici, si fa per dire, i tifosi che ieri per radio, via sms o nei bar, hanno parlato quasi più del­la situazione del cileno che della vittoria ottenuta dalla Roma a Bologna. Quello che l’entourage del giocatore ci tiene a far sapere è che Pi­zarro non si è mai rifiutato di scendere in campo. Cioè alla base di questi quasi tre mesi d’assenza, ci sarebbero sempre stati problemi fisici che hanno impedito al gio­catore di allenarsi e quindi di giocare. Gli acciacchi fisi­ci, del resto, non sono un mi­stero. A partire dal proble­ma al gi­nocchio, un’in­fiamma-zione che è chiama­ta condri­te che è poi è lo stesso problema che ha tenuto pra­ticamente fermo per un an­no Doni ( il portiere è stato costretto anche a sottoporsi a un intervento chirurgico). Oltre al ginocchio ci sono poi i problemi alla schiena che il cileno aveva avuto an­che nelle stagioni passate. E proprio questi problemi, tra Genova e Bologna, lo hanno costretto a rinviare ulterior­mente il suo rientro in cam­po. Dove poi ha dimostrato, con tutto il rispetto per gli altri centrocampisti della rosa giallorossa, che la sua presenza è imprescindibile o quasi per la manovra gial­lorossa.