(Il Romanista - C.Zucchelli) - La straordinaria forma del Capitano. Le urla, rigorosamente in spagnolo, di Burdisso. L’entusiasmo dei ragazzi della Primavera. Le disposizioni tattiche di Montella.
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Trigoria, gol e sorrisi: la Roma c’è
(Il Romanista – C.Zucchelli) – La straordinaria forma del Capitano. Le urla, rigorosamente in spagnolo, di Burdisso. L’entusiasmo dei ragazzi della Primavera. Le disposizioni tattiche di Montella.
Gli occhi di Marco Lanna a bordo campo. Tutto questo (ma anche molto molto altro) è stato l’allenamento di ieri mattina a Trigoria. A due giorni dalla partita contro il Milan, la società ha deciso di aprire le porte del centro tecnico alla stampa, come non accadeva da tempo - partite di Champions escluse, ma in quel caso è la Uefa che decide - e così c’è stata l’occasione di ammirare, dal vivo, per prima cosa le prodezze di Francesco Totti. E poi anche tutto l’atteggiamento della squadra, che sembra pronta allo sprint finale per conquistare quarto posto e finale di Coppa Italia. Due partite in quattro giorni, entrambe contro le milanesi, che diranno tanto (tantissimo) sulla Roma del presente e su quella del futuro. A giocarsi una fetta importante di conferma è Vincenzo Montella, che ieri, prima di dirigere l’allenamento, ha posato col resto della squadra per la foto di gruppo. Sotto un sole primaverile e in un silenzio completo, l’allenatore romanista - in un primo momento senza i portieri, che si esercitavano col preparatore su un altro campo - ha iniziato la seduta qualche minuto prima delle 11. Assenti, ovviamente Mexes (che comunque era a Trigoria) e gli squalificati De Rossi e Perrotta, entrambi in palestra, dopo essere tornati dal Gemelli dove hanno sostenuto la visita di idoneità annuale. Per il resto squadra al completo, compreso David Pizarro che, in un primo momento avrebbe dovuto fare differenziato, salvo poi scendere in campo coi compagni e allenarsi col gruppo per tutto il tempo. Tra i primi ad entrare, come consuetudine, Riise, seguito poi da Simplicio (che, dopo l’allenamento, è andato a pranzo col suo procuratore, Gilmar Rinaldi), Taddei e tutti gli altri. Tra gli ultimi ad arrivare sul Campo B Francesco Totti, con scarpino bianconero: a destra quello scuro, a sinistra quello chiaro. Nessun motivo particolare, soltanto un vezzo che il Capitano ha voluto concedersi. L’aveva già fatto la scorsa settimana e, contro il Bari, è arrivata una doppietta. La speranza è che domani possa accadere lo stesso. Dopo alcuni esercizi di riscaldamento, i giocatori hanno fatto uno slalom tra i paletti con conseguenti tiri in porta. Poi il campo è stato diviso a metà: da una parte si svolgeva un esercizio con un calciatore che batteva una rimessa laterale, un altro che riceveva la palla in mezzo al campo e scaricava il pallone su uno dei due lati ad un altro giocatore che tirava in porta. Nell’altrà metà campo, invece che la rimessa laterale veniva effettuato uno slalom. Poco dopo, partitella a campo ridotto a una porta sola con Doni tra i pali: 7 contro 5, lavorando sull’inferiorità numerica. Nel frattempo al Bernardini è arrivato Enzo Totti, papà del Capitano, proprio mentre il direttore operativo Gian Paolo Montali si affacciava sul campo per seguire l’allenamento. «Ecco la famosa task force», le sue parole rivolte ai giornalisti. Risate, così come, in campo, dove ridevano anche Menez e Rosi. Poco prima di mezzogiorno è iniziata la partitella, in cui Montella ha mischiato le carte. Con la difesa e il centrocampo titolari (Cassetti, Burdisso, Juan, Riise, Pizarro, Brighi) c’erano, sulla linea dei trequartisti, Caprari - bravissimo - Simplicio e Vucinic. Questi ultimi due dovrebbero esserci contro i rossoneri, al posto dell’attaccante dalla Primavera uno tra Taddei e Menez, col primo in leggero vantaggio. Come unica punta Montella ha provato Borriello. L’attaccante è apparso in buona condizione ma non è riuscito a trovare la via del gol. Al contrario di quanto ha fatto invece Totti. Il Capitano, con Pena in porta, proprio mentre Montella stava per mandare tutti nello spogliatoio, ha ricevuto palla sulla destra, ha bloccato il pallone e con lo scarpino bianco ha fatto partire un sinistro sul secondo palo che è andato a finire sotto al sette. Applausi. E fischio finale.
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