(Il Messaggero - S.Carina) - Una rivoluzione porta con sé quasi sempre sconvolgimenti.
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Tre gare in sette giorni. Luis rispolvera i vecchi
(Il Messaggero – S.Carina) – Una rivoluzione porta con sé quasi sempre sconvolgimenti.
A Trigoria è accaduto più o meno questo e a farne le spese, nonostante i tentativi di Luis Enrique di coinvolgere l’intero gruppo nel progetto, è stata soprattutto la vecchia guardia. Eccezion fatta per De Rossi, Perrotta, Totti e Burdisso, sono numerosi i calciatori - che a Roma giocano oramai da qualche stagione – che faticano a trovare spazio. E’ chiaro che l’eliminazione dall’Europa League ha pesato. Non la pensa così il ct inglese Fabio Capello, neo «abbandonato» da Franco Baldini. «Non avere le coppe ti dà energia, per questo bisogna stare attenti alla Roma. Ora la A, con Milan e Juve al top, è più bella. Il mio futuro? Non allenerò in Italia, non all’Inter, ormai è destino». In soccorso di Luis Enrique intanto tre gare ravvicinate: Palermo, Genoa e Milan.
Il turnover che ne seguirà rappresenterà una linea di demarcazione tra chi resterà e chi a gennaio farà le valigie. Se Juan dovrebbe fare il suo debutto domani, altri sono ancora in lista d’attesa. In primis Borriello: su 720 minuti in 8 gare ufficiali (2 in Europa e 6 in campionato) il centravanti ne ha giocati appena 146. L’ex milanista attende il suo turno che potrebbe arrivare tra Palermo e Genova. C’è poi Simplicio, in tribuna al derby, a rischio convocazione anche domani. Taddei? Si sono perse le tracce mentre Pizarro (153 minuti in 8 partite) potrebbe ricomparire con il Palermo. Attende una chance Greco, ha invece perso le speranze Okaka. Dopo il debutto in campionato contro la Lazio e complice le assenze di Rosi (tornerà con il Genoa) e Cicinho (anche lui in bilico), conferma in arrivo domani per Cassetti anche se a gennaio per il difensore è già pronta un’offerta di oltre 2 milioni dal Qatar.
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