rassegna stampa roma

Totti, una festa a metà

(Il Messaggero – M.Ferretti) “E’ ora di sacrificarsi“. E’ evidente che avrebbe voluto festeggiare la partita numero 600 con la maglia della Roma in un’altra maniera; è chiaro che avrebbe voluto lasciare il segno in maniera...

Redazione

(Il Messaggero - M.Ferretti) "E’ ora di sacrificarsi". E’ evidente che avrebbe voluto festeggiare la partita numero 600 con la maglia della Roma in un’altra maniera; è chiaro che avrebbe voluto lasciare il segno in maniera più netta: ha segnato la rete numero 197 in campionato (Baggio a meno 8), ma il suo gol non è servito a regalare alla Roma la seconda vittoria di fila, dopo quella di Bologna.

Anzi, la squadra guidata da Vincenzo Montella è incappata nella nona rimonta stagionale, gettando nella spazzatura due punti che sembravano ormai nella cassaforte. Ecco perchè per Francesco Totti, che ha lasciato lo stadio visibilmente scuro in volo, forse anche per una sostituzione non capita e non condivisa, non è stata una domenica da festeggiare. Nonostante i cori (solo per lui) e gli striscioni che la gente romanista gli ha dedicato per l’ennesimo traguardo tagliato con la maglia giallorossa. Ecco il pensiero di Totti via internet. «Seicento partite in maglia giallorossa, seicento momenti in cui ho avuto la possibilità e l’onore di scendere in campo vestendo questi colori: lo sento come un traguardo importante, perchè la Roma è una parte di me. Ma avrei voluto festeggiare questa ricorrenza in maniera diversa, con una vittoria sul Parma». E ancora. «Le prossime settimane ci porteranno nel cuore della stagione, la fase più calda, quella che segnerà il nostro cammino. È nostro dovere affrontare tutti gli incontri che verranno, uno per uno, con concentrazione, impegno e sacrificio. Lo dobbiamo alla maglia e a tutti i nostri tifosi». Venerdì a Lecce, però, il capitano non ci sarà: era diffidato e, essendo stato ammonito dall’arbitro Brighi per aver toccato il pallone con un braccio su un calcio di punizione di Giovinco, dovrà saltare la trasferta in Salento. Anche per questo motivo il cambio operato da Montella sul risultato di dueauno, fuori Totti e dentro Borriello, con circa venti minuti ancora da giocare proprio non convince. Il capitano stava giocando bene, non c’era bisogno di farlo rifiatare, di fargli risparmiare minuti in vista della partita successiva. Non c’è la controprova, ma la sua presenza in campo nel finale, con il Parma in dieci, probabilmente sarebbe servita a parecchio, soprattutto sui palloni inattivi. Anche perchè chi è entrato al suo posto, Borriello, si è visto poco o niente.