(Il Romanista-P.Bruni) Ieri mattina, alle 10.30, sono ripresi gli allenamenti in vista della semifinale di coppa Italia. Come sempre, chi ha giocato il giorno prima ha svolto defaticante,
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Totti è squalificato Gioca Supermarco
(Il Romanista-P.Bruni) Ieri mattina, alle 10.30, sono ripresi gli allenamenti in vista della semifinale di coppa Italia. Come sempre, chi ha giocato il giorno prima ha svolto defaticante,
mentre il resto del gruppo si è intrattenuto un’oretta scarsa a svolgere esercizi di circolazione palla e partitella a ranghi ridottissimi (sei contro sei).
L’unico a restare all’interno del “Fulvio Bernardini” è stato Francesco Totti che ha preferito lavorare in palestra ed effettuare lavoro di scarico. La stellina d’argento, altro importante (e, ormai, forse unico) obiettivo dell’annata, dista “appena” tre partite. Il primo scoglio da superare si chiama Inter: una squadra proveniente da due sconfitte consecutive (Schalke e Parma) e che sta vivendo un fase abbastanza critica della propria stagione. Domani sera, Montella potrà contare sul rientro di Juan ma dovrà fare a meno del capitano. Il numero dieci, infatti, sconterà la terza delle quattro giornate di stop inflitte dal giudice sportivo dopo il calcione a Balotelli nella finale della scorsa stagione. Con la dolorosa assenza del giocatore più in forma della rosa, la priorità del tecnico napoletano sarà quella di trovare la soluzione migliore per garantire all’attacco la stessa solidità ultimamente. Di sicuro Borriello giocherà di punta e, almeno su questo, non sembrano esserci dubbi.
Qualche sorpresa, invece, potrebbe arrivare dalla scelta del modulo. Che l’ex rossonero non sia il centravanti ideale per il 4-2-3-1 sembra tutto, tranne che un mistero. I numeri, da quando l’aeroplanino siede sulla panchina, sono impietosi: tre presenze da titolare, qualche comparsa a partita in corso e zero reti segnate. Ed è proprio la mancanza di gol il vero problema del numero ventidue: non gonfia la rete dal 2 febbraio col Brescia. Una mancanza di esultanze che avrebbe la forza di orientare il mister a fare qualche piccola modifica all’assetto tattico e affiancargli qualcuno per farlo rendere al meglio durante lo svolgimento della manovra. Schieramento a parte, sicuramente ritroverà una maglia dal primo minuto pure Mirko Vucinic. Entrato a partita in corso col Palermo e, nonostante i fischi dell’Olimpico per l’impalpabile prestazione, il montenegrino è il candidato a fare da fulcro alla manovra offensiva della Roma: velocità, inventiva e tradizione realizzativa contro l’Inter sono caratteristiche troppo importanti per farne a meno.
Un grosso punto interrogativo, invece, svolazza sulla testa di Menez: confermarlo o tenerlo fuori? Difficile fare una previsione, tuttavia, l’impiego del francese potrebbe essere subordinato al modulo. Con la classica disposizione “spallettiana” parrebbe sfavorito, col 4- 3-1-2 le chance aumenterebbero esponenzialmente. Perrotta, al contrario, in qualsiasi circostanza sarà del match. Occhio pure a Fabio Simplicio: assente da tempo immemore, il brasiliano non parte battuto nelle rotazioni.
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