(La Gazzetta dello Sport - M.Cecchini) Il capitano della Roma, a caccia del 200 gol in A, non hamai segnato a Firenze. Montella: «È al top». Il primo ci prova, l’altro resiste.
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Totti, due muri da abbattere «E io ci provo»
(La Gazzetta dello Sport – M.Cecchini) Il capitano della Roma, a caccia del 200 gol in A, non hamai segnato a Firenze. Montella: «È al top». Il primo ci prova, l’altro resiste.
Stavolta, però, c’è un’altra variabile che incombe sul difficile rapporto tra Francesco Totti (il totem) e lo stadio Franchi (il tabù). Mai un gol a Firenze del capitano giallorosso, che pure ne ha seminato in tutta Europa. E allora, signor Sigmund Freud, che cosa si può fare per infrangere la maledizione? Forse un grimaldello c’è, e si chiama ambizione. Se Totti oggi segnerà, raggiungerà il traguardo dei 200 gol in serie A, entrando in un club che finora annovera solo 5 soci: Piola (274), Nordhal (225), Meazza (216), Altafini (216) e Roberto Baggio (205). «Ci proviamo» In fondo, ci sarebbe quasi un senso di liberazione se una rete dal sapore in qualche modo storico arrivasse proprio a Firenze. Per il tabù, certo, ma anche perché la città toscana è un po’ la seconda patria del Codino. Quasi un avvertimento, perché il prossimo obiettivo del numero dieci giallorosso è proprio quello di scalzarlo dal quinto posto dalla classifica dei cannonieri della storia della serie A. Insomma, la voglia matta c’è, e ai tifosi che ieri alla stazione Termini gli chiedevano gol e vittoria, ha detto salendo sul treno: «Io ci provo. Questo non è un Frecciarossa, ma una FrecciaGiallorossa» . Montella lo incoraggia A spingerlo sulla strada del doppio successo è Vincenzo Montella. «Ricordo che non riuscivo mai a segnare né a Torino né a Peruzzi— ha raccontato l’allenatore— e sapete come è andata a finire (gol scudetto al Delle Alpi contro la Juve nel 2001 e 4 gol a Peruzzi nel derby, ndr). Quindi alla fine qualcosa il destino ti da’ sempre» . Sullo stato di forma del capitano, poi, garantisce lui. «Al di là dei gol, nel derby ha fatto una partita tecnicamente, fisicamente e agonisticamente al top. Quindi mi aspetto di trovarlo così come l’ho lasciato domenica, in ottime condizioni. I record non gli metteranno addosso pressione negativa, perché lui è abituato a queste vigilie da anni» . E Borriello? Meno abituato, però, il capitano giallorosso lo era a convivere con una prima punta come Borriello. Detto che la stagione dell’ex milanista finora è stata positiva, in prospettiva sarebbe possibile la convivenza tra i due? «Bella domanda. Credo che per caratteristiche, essendo molto diversi, possono giocare insieme in senso generale, visto che Totti può fare anche la seconda punta. Sono giocatori che si completano. Però poi c’è il resto della squadra, e loro due necessiterebbero di altre caratteristiche di supporto, che non sempre questa squadra ha» . In attesa di costruire il futuro— a proposito, si segnala l’interesse per il difensore centrale Lugano (Fenerbahce) —, ora tocca al presente. Fra totem e tabù.
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