(Il Messaggero - U.Trani) La prima sconfitta in campionato di Montella probabilmente elimina la Roma anche dalla prossima Champions.
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Tante occasioni e un palo ma Storari è insuperabile
(Il Messaggero – U.Trani) La prima sconfitta in campionato di Montella probabilmente elimina la Roma anche dalla prossima Champions.
La Juve vince 2 a 0 all’Olimpico, terzo successo nelle ultime tre visite nella capitale, e tiene lontani i giallorossi dal quarto posto proprio nel turno in cui si fermano l’Inter e soprattutto l’Udinese e la Lazio. Storari fa ancora una volta la differenza incrociando la sua ex squadra, decisivo nel primo tempo come i gol di Krasic e Matri nella ripresa. A Montella non basta ripresentare la Roma del derby, nel sistema di gioco e negli interpreti, per continuare la striscia positiva. Stavolta non paga la formula offensiva con Menez a destra nel 4-2-3-1 e Nicolas Burdisso a coprirlo sulla fascia destra da terzino. Del Neri è più presente del giovane collega: inizia con il 4-1-4-1, mettendo Krasic a destra e Pepe a sinistra per aiutare, partendo dall’esterno, il centravanti Matri. Melo, efficace e concentrato, finisce davanti alla difesa, Aquilani e Marchisio sono gli intermedi, qualche passo davanti al brasiliano. I terzini, in partenza, Motta e Grosso. L’allenatore bianconero però cambierà presto, anche per non subire troppo la pressione avversaria e non lasciare isolato Matri. Ecco il 4-4-1-1, con Krasic seconda punta, novità assoluta. Pepe passa a destra e Marchisio si alllarga a sinistra. Subito la risposta giallorossa: in fase di non possesso palla, Perrotta a volte si abbassa a destra. Storari, sempre protagonista da ex e l’ultima volta un anno fa con la maglia della Sampdoria proprio qui all’Olimpico quando la Roma lasciò definitivamente la testa della classifica all’Inter, prende gli insulti della sud e anche le conclusioni migliori degli attaccanti giallorossi.
Due capolavori firmati dal portiere, di nuovo titolare per l’improvvisa indisponibilità di Buffon: il primo al nono, deviando, in volo plastico in angolo, il sinistro di Vucinic, abile nel saltare fuori area e in acrobazia Bonucci; il secondo al trentesimo, sul destro al volo di Totti, liberato da una pennellata di Vucinic a sinistra, con parata sul primo palo e palla liberata davanti alla linea di porta da Bonucci. Prima delle due grandi chance, un tiro, finito largo, di Pepe. La Juve si rivedrà in area giallorossa solo al trentaquattresimo, cross di esterno destro, da sinistra, di Marchisio e colpo di testa di poco alto di Grosso. Brividi nelle due aree, in pochi secondi, nel recupero della prima parte: De Rossi di potenza da fuori e ancora Storari in angolo; contropiede bianconero con destro di matri bloccato da Doni. Prima dell’intervallo si fa male Motta: dentro Grygera. La Juve della ripresa è più autoritaria e approfitta del calo della Roma che sembra stanca e perde presto Mexes. Tocca a Cassetti, ancora non al top, con Burdisso che slitta in mezzo.
I bianconeri conquistano campo e si prendono l’iniziativa con la personalità di Melo e la lucidità di Aquilani, per la prima volta da ex all’Olimpico. Grosso, in serata chic, parte a sinistra, entra in area e arriva sino alla linea di fondo. Con un gioco di prestigio manda a vuoto De Rossi e pesca in mezzo Krasic. Destro al volo, fortissimo, e 1 a 0 al quindicesimo. Doni, nella stessa azione, chiude su Matri e ipnotizza Pepe. Un lampo di Menez, su apertura di Totti: gran destro e traversa piena al ventisettesimo. Ancora Krasic, però, solo in area giallorossa: bravo Doni a chiudere lo specchio e a respingere. Montella va a cercare il pari con Taddei e Borriello rispettivamente in campo per Perrotta e Vucinic. Ma è la Juve a colpire ancora. Lancio di Grosso per Matri che parte da solo in contropiede, tenuto in gioco da Juan. Tocco su Doni in uscita, palla tra le gambe e 2 a 0 al ventinovesimo. La gara finisce lì. Per la seconda volta, in sette gare con il nuovo tecnico, la Roma non riesce a caso. Guarda caso sono due sconfitte: a Donetsk contro lo Shakhtar e ieri sera contro i bianconeri, adesso a due punti dai giallorossi sesti. Due partite e stessa conclusione: fuori quest’anno dalla Champions e forse pure nella prossima stagione.
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