rassegna stampa roma

Stavolta ci resta male Vucinic

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) Il caso Vucinic esiste e ormai è sotto gli occhi di tutti. Il malcontento del giocatore, emerso nello scontro ver­bale con Ranieri di venerdì mattina, è sta­to confermato dal comportamento...

Redazione

(Corriere dello Sport-G.D’Ubaldo) Il caso Vucinic esiste e ormai è sotto gli occhi di tutti. Il malcontento del giocatore, emerso nello scontro ver­bale con Ranieri di venerdì mattina, è sta­to confermato dal comportamento dell'at­taccante ieri a Cesena.

Vucinic, accom­pagnato dal suo procuratore, ha chiesto udienza a Rosella Sensi la scorsa settima­na. E' tornato alla carica per essere cedu­to, ma la risposta del presidente non ha ammesso repliche: «A gennaio non va via nemmeno per trenta milioni» . Ieri l'attac­cante era nervoso, anche per il gol annul­lato che poteva essere valido. In campo ha dato un calcio a un ta­bellone pubblicitario al ter­mine di un'azione finita ma­le. Non è tranquillo, nei giorni scorsi ha manifesta­to anche a Ranieri il desi­derio di andare via. Quando è stato sostituito, a dieci minuti dalla fine, è passato vicino all'allenatore senza dargli la mano ( cosa che aveva fatto qualche istante prima Menez, anche lui so­stituito) e prima di sedersi in panchina ha preso a cal­ci la borsa delle bevande. Un malumore al quale Ra­nieri non riesce a dare una spiegazione: « Mi dispiace per lo scatto di Vucinic. Bisogna chiarir­si, altrimenti non si va da nessuna parte. Bisogna parlare di questi comportamen­ti se no non si va avanti. Parliamo spesso di rispettare le decisioni, poi invece in campo i giocatori si fanno prendere dalla foga» . MOTIVI- Vucinic vuole andare via, ma la società prima e l'allenatore poi gli hanno detto che non è possibile, almeno fino a giugno. Ranieri però evita di parlare del vero motivo che agita il montenegrino: «Non lo so perchè non è tranquillo. Posso capire che i giocatori stiano vivendo una situazione nuova, quella di avere una ro­sa così importante. Dobbiamo saper con­vivere con questa nuova realtà, è una re­altà positiva per un allenatore, abbiamo una rosa che poche altre società possono vantare. Portare Totti in panchina, o Bor­riello, per non parlare del centrocampo non è da tutti. La rosa della Roma è alta­mente competitiva, tutti devono capirlo. E i numeri danno ragione alla squadra, non a me. Ogni volta che è entrato qual­cuno dalla panchina è riuscito a cambia­re la partita. Io non sono innamorato di questo o di quel giocatore, scelgo per il bene della Roma e tutti devono saper ac­cettare » . FATICA - Ormai è cominciato il girone di ritorno, ma pare che i giocatori non ab­biano recepito il messaggio di Ranieri: «Fanno fatica a capirlo, non è facile, cia­scuno di loro è stato sempre titolare. Capisco le loro esi­genze, ma loro devono es­sere meno nervosi e capire le mie» . Lo stato d'animo di Vucinic tiene in ansia la Roma. Eppure Ranieri era rimasto conquistato dal montenegrino appena arri­vato: « Bisogna darsi una calmata. Il ragazzo è stres­sato, in questo periodo sta facendo gol e voleva farlo anche a Cesena. Ma per un allenatore che ha pedine di questo calibro quando si cambia nel finale la qualità fa la differen­za. Loro devono entrare nella parte, è il primo anno per gente abituata a giocare sempre. Riparlerò con Vucinic per fargli capire la nostra filosofia » . SOCIETA’ - Sull'episodio di nervosismo di Vucinic è intervenuto anche il dirigente Montali: « I giocatori che non accettano palesamente la sostituzione non mi sono mai piaciuti. E' chiaro che bisogna stare dentro certi comportamenti dal punto di vista palese. Ma la cosa più grave sareb­be non accettare la regola, perchè quan­do poi si parla a freddo con i giocatori so­no tutti d'accordo. Fare calcio a Roma è difficile, ci sono i pro e i contro » .