rassegna stampa roma

Simplicio: Non lo scorderò mai

(Corriere dello Sport – P.Torri) – Il cucchiaio di Totti. Il drib­bling di Delvecchio. Il tacco di Mancini. Il sombrero di Perrotta. E ora c’è il piat­tone di Fabio Simplicio.

Redazione

(Corriere dello Sport – P.Torri) - Il cucchiaio di Totti. Il drib­bling di Delvecchio. Il tacco di Mancini. Il sombrero di Perrotta. E ora c’è il piat­tone di Fabio Simplicio.

Palla rubata, uno sguardo veloce a Berni, il pallone toccato giusto giusto nell’angolino, e pu­re lento lento tanto per garantire anco­ra maggiore pathos al gol partita che chissà per quanto rimarrà nell’immagi­nario dei tifosi. Ci aveva provato anche nel derby di campionato, un suo tiro re­spinto con un braccio, il calcio di rigore di Borriel­lo. Stavolta si è messo in proprio prendendosi una di quelle soddisfazioni che racconterà ai suoi nipoti­ni. Perché decidere un derby della capitale è qualcosa che un giocatore si porta e si porterà sem­pre dentro. SOPRANNOMI - Chiamatelo piccolo Arnold. Chiamate­lo Bombolotto. Chiamate­lo Sammy Barbot. Chia­matelo come volete. Noi diciamo Fabio Simplicio ed è festa Roma nel derby di coppa Italia, quarta stracittadina con­secutiva vinta sotto la gestione di Clau­dio Ranieri che ormai si merita l’appel­lattivo di mister derby. Stavolta l’eroe della serata è lui, il brasiliano che ha un sorriso che vorremmo regalare al mon­do, un gol che ha consegnato alla Roma la sfida con la Juventus nei quarti di fi­nale, cioè tra le due squadre che con no­ve coppe in bacheca sono quelle che possono puntare alla coccarda della de­cima. E allora raccontaci, Simplicio, la tua notte da derby:« E’ una gioia im­mensa, indimenticabile, unica. C’è dav­vero poco di meglio che realizzare un gol decisivo nel derby. Devo dire che so­no stato bravo a rimanere freddo e con­centrato quando ho avuto quel pallonetra i piedi. Ero riuscito a rubare palla e mi sono trovato tutto solo davanti al lo­ro portiere. Ho guardato dove mettere il pallone e poi l’ho toccato giusto, ho aspettato prima di esultare perché ho visto che un difensore laziale stava re­cuperando. Ma quando ho vista la pal­la in rete, non ci ho capito più niente. A quel punto ho solo pensato a correre verso i nostri tifosi per fare festa con lo­ro. E’ da quando ho firmato per la Roma che il derby lo sento sulla pelle e da al­lora sognavo di giocarne uno come que­sto. Non so se sono stato il migliore in campo, quello che mi interessa è che quando vado in campo do il massimo per questa Ro­ma. Nel derby poi la cari­ca è ancora maggiore, so­no stato premiato con un gol. E’ stato fantastico, per me questa è una serata che non potrò mai dimen­ticare per tutta la vita. Il gol lo voglio dedicare alla mia famiglia e a tutti i tifo­si romanisti che sono stra­ordinari » . COPPA - Ora, tra una setti­mana, si andrà a Torino contro la Juventus per i quarti di finale di coppa Italia. C’è il rischio che, con la rosa giallorossa, Simplicio a Torino ma­gari finirà in panchina:«Non è mai fa­cile rimanere fuori, ma in questa Roma ci sono tanti giocatori di qualità, chi en­tra deve dare il massimo per meritarsi la conferma. A Torino vedremo a chi toccherà. In campionato ho saputo che l’Inter ha vinto il recupero con il Cese­na, sono una grande squadra, sarà una corsa bellissima per lo scudetto. Adesso voglio godermi questa vittoria, da do­mani penseremo al Cagliari e al cam­pionato. Questa vittoria ci dà una gran­de carica e spero che la Roma acquisti il ritmo giusto per continuare a risalireposizioniinclassifica » .