(Il Messaggero) Parlare di gol di Simplicio è fuori luogo e anche esagerato, però il brasiliano ha festeggiato come se quella palla davvero l’avesse messa lui alle spalle di Antonioli. Poco importa, penserà l’ex palermitano.
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Simplicio e la carambola «Merito della mia volontà»
(Il Messaggero) Parlare di gol di Simplicio è fuori luogo e anche esagerato, però il brasiliano ha festeggiato come se quella palla davvero l’avesse messa lui alle spalle di Antonioli. Poco importa, penserà l’ex palermitano.
L’importante è portare a casa tre punti fondamentali, che consentono alla Roma di rimanere attaccata al gruppo scudetto. Merito insomma della carambola-Simplicio. «Pensavo che il pallone andasse fuori ma ci ho creduto ed è stato un gol fondamentale. Ho avuto fortuna, ma ci ho creduto fino alla fine. E’ stato bello segnare sotto la nostra curva». «Questa vittoria ci consente di restare in alto in classifica. L’ho sempre pensato, la Roma ha le potenzialità per arrivare al traguardo finale». Ci voleva questa vittoria dopo una settimana di polemiche e litigi. Di casi più o meno rientrati. «Quando si parla di grandi campioni si creano situazioni difficili anche per l’allenatore per decidere chi far giocare. Le voci arrivano sempre da fuori, ma noi siamo tutti bravi ragazzi». E chi lo nega?
Ecco poi, Burdisso. «Abbiamo fatto una grande gara, come a Genova. La Roma gioca male? I nostri limiti li conosciamo, ma stavolta serviva una vittoria per riassaporare l’idea scudetto. Ora siamo in alto e il nostro posto è lì. Col Cesena partita difficile, ma noi abbiamo rischiato poco e creato tanto. Avevamo l’ultima opportunità per continuare a lottare per lo scudetto. Sono contento per Juan, che ha disputato un’ottima gara dopo le disavventure di Genova». Ora c’è il derby. «Sì ed è un’altra storia: è di Coppa Italia ma va giocato e vinto lo stesso».
Infine, Perrotta. «Giocare su questi campi non è mai facile, noi abbiamo inseguito la vittoria fino alla fine e siamo riusciti a portare a casa i tre punti. Il campionato è equilibrato e tutto può succedere. Troppo nervosismo tra i giocatori? Noi ci rispettiamo e siamo un buon gruppo, magari diverso dal passato, ma remiamo tutti nella stessa direzione, siamo uniti e vogliamo tutti vincere. Abbiamo dimostrato carattere. Alla fine della partita ci siamo fatti i complimenti. Quando entra gente come Borriello e Adriano vuol dire che hai giocatori di un certo livello, e questo serve per ambire a qualcosa di importante».
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