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Roma, Totti nero. Il capitano non ha gradito l'attacco fatto in pubblico

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Se ci fossero ancora i presupposti, si potrebbero seppellire due mesi di polemiche con una risata.

Redazione

(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Se ci fossero ancora i presupposti, si potrebbero seppellire due mesi di polemiche con una risata.

Quella che provoca la visione di un estratto del dvd celebrativo dei 200 gol di Totti con la Roma, realizzato tre anni e mezzo fa, scovato ieri su youtube. Ad un certo punto, si dice: «Se mette da parte la sua pigrizia psicologica Francesco non ha limiti». È Franco Baldini che parla? Non proprio, è Vito Scala, lo storico preparatore di Totti, il suo factotum, quasi un fratello. Che in quell'intervista spiega come Totti avrebbe potuto segnare più dei 26 gol realizzati nel campionato 2006-7, che gli valsero la Scarpa d'oro, «se solo non avesse fallito cinque o sei rigori».

Sbagliati per pigrizia, appunto. E se Scala già ne parlava nel 2008, noi per quanto ancora vogliamo andare avanti con questa storia?

LONTANO Roberto Cappelli, presidente della Roma fino al prossimo Cda che nominerà Thomas DiBenedetto, ieri ha provato a distendere gli animi. «Sono fiducioso, la campagna acquisti è stata molto soddisfacente, aspettiamo solo l'inizio del campionato. Totti è un grande giocatore e saprà trovare uno spazio importante nel nostro progetto». Ma forse passeranno altri lunghi giorni. Perché il caso non è uno scherzo, e la «triangolazione Baldini-Luis Enrique-Totti» ha lati molto distanti tra loro. Baldini si è spostato da Sofia a Londra, comunque sempre ben lontano da queste latitudini. Ieri la sua assenza da Roma è stata più volte chiamata in causa nelle radio come motivo di ulteriori incomprensioni. Baldini ha avuto un breve colloquio con Sabatini, in cui l'argomento Totti non è stato toccato, forse anche per evitare imbarazzi: il futuro d.g. è stato messo al corrente delle parole di Sabatini solo venerdì sera.

Luis Enrique ieri ha allenato regolarmente la squadra, lui più sollevato dalla conferenza shock che ha spostato tutta l'attenzione su Sabatini.

SILENZIO Totti si è svegliato peggio di come era andato a letto. Stanco, provato da tutte queste chiacchiere sul suo conto, deciso a restare in silenzio, anche nel caso in cui la società dovesse chiedergli dichiarazioni ufficiali e distensive. Non vorrebbe nemmeno incontrarsi con Sabatini, non ha nulla da dirgli. Domani si incroceranno a Trigoria, ma non è detto che si confronteranno come auspica il d.s. Totti si sente doppiamente «ferito»: perché nessuno gli ha illustrato cosa preveda il nuovo progetto per lui; e perché le parole pronunciate pubblicamente da Sabatini sul suo conto, seppure con l'intento di fargli del bene, le avrebbe volute ascoltare privatamente, non a mezzo stampa.

Ma il rapporto con Sabatini, comunque, non è compromesso. Il d.s. ieri si è rivisto e non ha trovato nulla di cui rimproverarsi. DiBenedetto dagli Stati Uniti ha preso atto, convinto che l'unico intento di tutti in questo momento sia risolvere la situazione per il bene della Roma. Cesare Prandelli da Firenze ha spezzato una lancia a favore di Totti. «È un ragazzo straordinario e generoso — ha detto il c.t. azzurro —. Anche lui deve sentirsi coinvolto nel progetto». Già, il problema è proprio questo.