rassegna stampa roma

Roma, scudetto da brividi

(Corriere dello Sport-F.M.Splendore) Questa finale Alberto De Rossi e i suoi ragazzi non se la scorderanno, per il cuore e i nervi che hanno dovuto metterci dentro prima di cucirsi lo scudetto sul pet­to.

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(Corriere dello Sport-F.M.Splendore) Questa finale Alberto De Rossi e i suoi ragazzi non se la scorderanno, per il cuore e i nervi che hanno dovuto metterci dentro prima di cucirsi lo scudetto sul pet­to.

E nemmeno Mangia e il Varese la scor­deranno, per come hanno sfiorato di scrive­re una pagina storica. Gran partita. Il Varese ha l’atteggiamento spregiudicato che mantiene da tutto l’anno, quello che gli ha consentito di dominare il girone di campionato davanti a Inter e Mi­lan, di arrivare in semifinale a Viareggio. Bella squadra anche senza Marchi, Ferrei­ra e Scialpi: bella perché il suo tecnico Man­gia, che allenerà la Primavera del Palermo, le ha dato un dna spumeggiante. La Roma è una corazzata con un cuore grande così. Al 14' il primo brivido: Wagner perde palla, Dieme accende Florenzi che va a cogliere il palo alla destra di Micai. Capovolgimento di fronte e il solito De Luca trova lo spunto mettendo in difficoltà Frascatore e calcian­do sul palo esterno. GELO E RIVEGLIO -Il Varese gela la Roma al 19', infliggendole il primo gol subito in que­ste finali: Jadilson pesca Lazaar che di testa, quasi dal limite dell’area, sorprende Sabel­li, anticipandolo nello stacco di testa, e Pi­gliacelli. La Roma sente la botta e si rivede al 38', quando Dieme viene buttato a terra in corsa e l’arbitro ammonisce Miceli, ma è Serrano il primo ad appoggiare il gomito sul senegalese della Roma: sarebbe stato il se­condo giallo per lo spagnolo. La squadra giallorossa è viva, De Rossi la guida con la solita calma e lucidità dalla panchina, la ri­presa è di marca Roma: Ciciretti e Montini confezionano il pareggio, il destro secco del­l’attaccante non dà scampo a Micai. E’ l’ini­zio di una notte magica per il bomber di Fro­sinone che queste finali non ha mai manca­to il sigillo, tra Milan, Genoa e Varese. E che ieri ha fatto tris (un altro gol gli è stato an­nullato giustamente per fuorigioco sull’1-2). Passano i minuti, il Varese sembra accusa­re la stanchezza. Al 24' Micai si oppone con un miracolo a Florenzi. CHE FINALE! -L’assurdo - per la Roma che controllava la sfida - arriva al 36', quando un retropassaggio malfatto da Viviani (fino ad allora il migliore) innesca Pompilio che bat­te Pigliacelli. E’ un arrembaggio: Florenzi, Piscitella, Politano, chiamano a paratone Micai. Ma alla fine spunta lui, Montini, che all’ultimo secondo del 4' di recupero la but­ta in rete e riporta il Varese sulla terra e la Roma alle stelle. E’ 2-2, i supplementari si giocano sui nervi, Piscitella e Barberis ci provano. Ma è la notte di Montini: ancora nel recupero, al 16' del primo tempo supple­mentare, avvia l’azione (e ci mette anche la mano), fa partire Dieme e chiude il triango­lo scaraventando la palla in rete. Il Varese sprofonda, la Roma vola a prendere il setti­mo scudetto della sua storia. De Rossi fini­sce nelle braccia dei suoi ragazzi. Bruno Conti starà già piangendo di gioia.