rassegna stampa roma

Roma, Pallotta ti guarda

(Gazzetta dello Sport – A.Catapano) Le stesse guardie del corpo che non mollarono un istante DiBenedetto, ma ieri dovevano essere più rilassate se alla prima occasione, all’uscita di un ristorante, lo hanno perso di vista.

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(Gazzetta dello Sport - A.Catapano) Le stesse guardie del corpo che non mollarono un istante DiBenedetto, ma ieri dovevano essere più rilassate se alla prima occasione, all’uscita di un ristorante, lo hanno perso di vista.

È stato un attimo, ma è stato fatale. Il codazzo di curiosi e cronisti pronto ad approfittarne, così sono arrivate le prime parole italiane di James Pallotta. «Forza Roma» , e vabbè, era inevitabile. Poi, un paio di considerazioni scontate — «sono qui perché amo questa città e domani (stasera, ndr) andrò allo stadio per vedere dal vivo la squadra» — e una battuta simpatica (oppure una notizia): «Se conosco Pioli? Certo, mister Pioli...» . Infine, una rassicurazione: «La mancata partecipazione alla Champions non sarà un problema, i soldi ce li abbiamo. Il mercato? Dovete chiedere a Tom, comunque dopo la finale di Champions saprete e sarete felici» . Il riferimento alla partita di Wembley, sabato prossimo, non è casuale: a Londra, dove concluderà il suo tour europeo, Pallotta incontrerà Franco Baldini, e probabilmente anche lui ne saprà di più.

IN AGENDA James Pallotta i soldi ce l’ha, come i suoi compagni di avventura, non a caso avranno quote paritarie nella Roma. È il prototipo del businessman americano: capace, svelto, pragmatico. Ieri, si è concesso una giornata da turista, nel quadrilatero classico: piazza Navona, piazza di Spagna, Pantheon, Colosseo. Deve avere buon gusto, ha pranzato alla Casina Valadier, al Pincio, e lì lo hanno beccato i giornalisti.

Ha rispedito al mittente le avance di UniCredit, che avrebbe voluto offrirgli la cena o almeno un caffè. Oggi, trascorrerà una mattinata di lavoro, con i sei manager che si è portato dietro e i legali dello studio Tonucci. Stasera, schizzerà via dall’Olimpico alla fine del primo tempo, tanto viaggia con jet privato. Ma i suoi collaboratori, almeno alcuni, restano.

E domani potrebbero presentarsi a Trigoria, per parlare di sponsorizzazioni e campagna abbonamenti e, già che ci sono, dare un’occhiata ai bilanci del club con Cristina Mazzoleni e il manager UniCredit Roberto Venturini. Li avranno avvertiti dei disastri che contengono?

OCCHIO... Pallotta sarà già volato via, del resto si avvicina il momento del closing — bisogna solo attendere l’ok dell’Antitrust — e quelli saranno i giorni di Thomas DiBenedetto, che resta l’artefice dell’operazione. Anche per questo, Pallotta vuole evitare che Roma Sampdoria, stasera, si trasformi in un passaggio di consegne anticipato. Incontrerà Rosella Sensi, ma difficilmente farà il giro dello stadio che lei ha in mente, tantomeno vorrà scendere negli spogliatoi per conoscere i giocatori.

Gli basterà osservarli dalla tribuna Autorità per farsi un’idea della squadra, per capire chi è più o meno capace, chi ha più o meno stimoli, voglia di mettersi in mostra, chi si sente più o meno coinvolto nel progetto che sta nascendo. Pallotta mastica sport da sempre, da qualche anno ad altissimo livello con i suoi Boston Celtics, pure se è basket avrà l’occhio clinico per certe cose. E quindi, attenzione a come vi muovete stasera, soprattutto i giocatori in bilico, quelli insofferenti di loro o messi in discussione da Baldini e Sabatini: Vucinic, Borriello, Menez, Taddei, Pizarro, Riise. È un peccato che manchi proprio De Rossi. Gli altri attenti, che Pallotta vi guarda.